Briantea84: il progetto "Quarta categoria" presentato in Senato
SEVESO - Mercoledì a Roma, al Senato, è stato presentato Quarta Categoria, primo torneo di calcio rivolto ad atleti con disabilità intellettiva. Tra le squadre protagoniste ci sarà anche Briantea84, modello da esportazione per quanto riguarda lo sport senza barriere
Con il calcio d’inizio di Javier Zanetti e Giancarlo Antognoni si è ufficialmente aperto a Roma Quarta Categoria, progetto promosso da Calcio21 e sposato da Figc, Lega Nazionale Dilettanti e Csi. Il primo torneo di calcio rivolto ad atleti con disabilità intellettiva – in avvio sabato 21 in Lombardia – è stato presentato il 18 gennaio al Senato della Repubblica Italiana alla presenza del presidente Pietro Grasso e di tutti i partner istituzionali coinvolti, nel corso della conferenza stampa #iovogliogiocareacalcio - Calcio e disabilità: fischio d'inizio per Quarta Categoria.
Sono intervenuti alla conferenza, il Senatore Franco Carraro, la Senatrice Laura Bignami, il presidente del Cip Luca Pancalli, il Presidente della Figc Carlo Tavecchio, il Presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta, il Presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, il Presidente della Legapro Gabriele Gravina, il Presidente della LND Antonio Cosentino, il Presidente dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio Renzo Ulivieri, il Presidente del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio e i rappresentanti dei primi club di Serie A TIM che hanno aderito all'iniziativa "#io gioco con te", adottando le squadre aderenti al progetto.
“Il calcio è uno sport di squadra, non siamo dei fenomeni ma ragazzi che amano divertirsi – è stato il discorso in Senato di Fabrizio Ceriani, uno dei giocatori di Briantea84 presenti a Roma, al quale è stata consegnata la maglia del Milan con cui giocherà il torneo Quarta Categoria –. Questo è il primo obiettivo della nostra squadra: se vinciamo siamo contenti, se perdiamo è perché qualcosa è andato storto o perché non abbiamo giocato di squadra. Giocare a calcio è una passione nata da sacrifici perché il calcio è allenamenti e spogliatoio. Una squadra è formata da diverse componenti: lo staff, senza il quale non potremmo fare questo tipo di campionato, gli avversari, gli arbitri e i miei compagni. Per tutte queste persone bisogna sempre avere rispetto”.
Pietro Grasso, presidente Senato: “Questo progetto nasce per agevolare l’inserimento di persone con disabilità nel mondo del calcio. Seguo il calcio con passione, un veicolo adatto alla promozione dei modelli educativi positivi. Lo sport parla un linguaggio egualitario, strumento di integrazione e di reciproco arricchimento. Trasmette valori positivi come la lealtà, il rispetto delle regole, lo spirito di squadra. Questo non serve solo nello sport, ma vale in ogni ambito della vita. La disciplina, il rispetto delle regole e delle sanzioni. Con Quarta Categoria otteniamo l’attuazione del principio costituzionale numero 3, ovvero l’uguaglianza di tutti cittadini. Questi ragazzi ci insegnano a non farsi abbattere dalle difficoltà e inseguire i propri sogni e ambizioni”.
Luca Pancalli, presidente CIP: “Lo sport è uno strumento di crescita, per le persone e la comunità nel suo complesso. Federcalcio e Csi sono gli incubatori di questo progetto, che va oltre il rettangolo di gioco: è sempre positivo che si aggiungano esperienze, creando laboratori di buone prassi. A tutti va il mio apprezzamento per un’iniziativa che aggiunge a quanto già di importante viene fatto nel mondo dello sport paralimpico, nello specifico nell'ambito della disabilità intellettivo relazionale. Nessuno si scordi che questi ragazzi vanno tutelati, l'attenzione vada oltre i riflettori dei prossimi giorni. Date un pallone a un bambino e lui giocherà a calcio: quel pallone non fa differenza tra normodotati e disabili”.
Carlo Tavecchio, presidente FIGC: “Non nego che inizialmente non sono mancati quelli che vedevo come ostacoli. Poi, grazie al confronto con Pancalli e con il Csi, il progetto ha preso vita. Ringrazio la Lega nazionale dilettanti che operativamente darà forma al progetto e tutti gli operatori del mondo calcistico italiano. Spero che questo seme nato in Lombardia possa germogliare anche nelle altre regioni italiane”.
Vittorio Bosio, presidente Csi: “Sono particolarmente felice della collaborazione con Cip e Figc. Le organizzazioni sportive devono fare il possibile per mettere tutti nelle condizioni di fare sport, questo significa sport per tutti. Iniziativa che sia incubatore e dia esempio per il futuro, in Lombardia ma anche nel resto d'Italia. In bocca al lupo per l'inizio di questa nuova avventura!”.
Tra le 8 squadre che hanno aderito al progetto - in partnership con 8 club professionistici della Serie A Tim - c’è anche Briantea84, che scenderà in campo per tutta la stagione vestendo la maglia dell’A.C. Milan.
Con Briantea84 anche ASD Calcio 21 (promotore del progetto), Tukiki Minerva Milano, A.S. Sporting4e Onlus, Gea Ticinia Novara, Fuorigioco, Pro Sesto e Ossona (Cascina Biblioteca).
In campo, il fischio d’inizio è previsto sabato 21 gennaio, al centro sportivo Football City di Piazza Tirana 17, a Milano. Per la Briantea84 di mister Giorgio Pagani, match d’esordio alle 14 contro il Vigna Real.
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui