Briantea84, match decisivo: oggi a Roma si assegna lo scudetto
SEVESO - E' l'ultima grande sfida della stagione: oggi a Roma atto finale del confronto tra i padroni di casa della Santa Lucia contro la Briantea84 per assegnare lo scudetto. E' la prima volta che il tricolore viene cucito sul petto alla terza partita tra le due squadre
E' l'atto finale. Oggi a Roma lo scudetto 2016 troverà finalmente il suo padrone. Per chi non sarà alla Fondazione Santa Lucia, l’incontro tra Roma e Briantea84 sarà trasmesso in diretta da Rai Sport 2 alle 17.15. Al Pianella di Cantù, sabato scorso, i 3000 sugli spalti hanno assistito a una delle partite più avvincenti di questo campionato, un match che ha lasciato tutti col fiato sospeso fino all’ultimo secondo. Un solo punto di differenza, sufficiente a prolungare la serie. Per la prima volta nelle ultime quattro stagioni sarà gara 3 a pronunciare il verdetto tanto atteso: finora, infatti, la serie playoff tra UnipolSai e Santa Lucia si è sempre chiusa sul 2-0, con i canturini a trionfare nel 2013 e nel 2014 e Roma a rimettere le mani sul titolo nel 2015.
Quest’anno la corsa si è spinta fino alla sua battuta finale, aperta con il vantaggio capitolino di gara 1 (69-61) e riportata in parità dalla UnipolSai nella notte magica del Pianella (66-65). Non sono mancate le palpitazioni, il basket spettacolo e la suspense, quintetti agguerriti e risultati lasciati sospesi fino agli ultimi istanti di gioco. È successo a Roma, due settimane fa, con la UnipolSai capace di limare il +19 capitolino sfiorando l’aggancio nell’ultimo quarto, ed è risuccesso a Cantù, con il -1 del Santa Lucia a 8” dalla fine di un match ampiamente amministrato dalla UnipolSai. Sabato si scrive la sentenza definitiva.
“Arrivati a questo punto non c’è molto da dire: solleverà il titolo solo chi avrà più fame di vittoria, chi lo vorrà di più – dichiara il presidente Alfredo Marson, in prima fila sabato ad incitare i suoi -. La partita del Pianella è stata un concentrato di determinazione e grinta, si vedeva negli occhi di tutti. Solo così possiamo sperare di conquistare un successo esterno su un campo ostico come è storicamente quello di Roma. Dobbiamo liberarci, come siamo stati capaci di fare 7 giorni fa, di paure e alibi, giocare al nostro meglio, credere nel gruppo più che ne singolo, creare feeling in ogni momento della partita, sia quando le cose vanno bene, sia quando si arretra. Quaranta minuti sono lunghi da gestire, ancora di più con una panchina corta come la nostra, ma la differenza non la fa la quantità, bensì la qualità del giocatore. I numeri ormai contano poco, dobbiamo arrivare col coltello tra i denti e giocarci tutto. In fondo, alla peggio perderemo con onore. Da presidente tifoso sono il primo a non accettare le sconfitte ma so capire quando si è dato tutto”.
“Siamo arrivati all’ultimo atto di questo campionato – ha commentato il coach della UnipolSai Marco Bergna – il big match per eccellenza. Sarà una partita senza esclusione di colpi. Noi arriviamo da una buonissima prestazione, una grande prova di squadra e di carattere che ci ha permesso di portare la serie sull’1-1 dopo la sconfitta di due settimane fa a Roma. Ormai, da dire, non c’è più molto: chi sarà più concentrato e tranquillo e sbaglierà meno porterà a casa il titolo. Serve un collettivo in difesa e in attacco, un gioco d’intesa. Giocare tranquilli e scendere in campo a mente libera, questo deve essere l’approccio”.