Caso Borroni, Lega Nord: "L'assessore Caria mente in dichiarazioni ufficiali"
SEVESO - Una lunga lettera accompagnata da documenti allegati per provare la veridicità delle loro affermazioni. Luca Allievi (capogruppo della Lega Nord) e Alessia Borroni (commissione Pubblica istruzione), accusano l'assessore Luigia Caria di aver detto menzogne.
Uno stile definito "abbastanza maldestro" e menzogne in dichiarazioni ufficiali. Luca Allievi (capogruppo della Lega Nord) e Alessia Borroni (componente della commissione Pubblica istruzione) nei giorni scorsi, allegando scambi di e-mail intercorse tra le parti in causa, hanno protocollato un vero e proprio atto di accusa nei confronti dell'assessore Luigia Caria.
La vicenda è ancora quella del 'caso Borroni', ovvero quello del progetto che la concittadina aveva proposto in commissione a beneficio delle scuole, accantonato apparentemente nei giorni successivi, ma poi riproposto in seguito sotto altra forma all'insaputa della diretta interessata.
La lettera è stata protocollata in Comune e indirizzata all'assessore Luigia Caria. Nonché, per conoscenza, al sindaco Paolo Butti, a Giorgio Garofalo (presidente del Consiglio comunale), ai consiglieri comunali, a Fabrizio Piccarolo della Fondazione Lombardia per l'Ambiente, a Silvia Macalli (anch'essa della Fla) e alla professoressa Simonetta Cavalieri dell'istituto comprensivo di via De Gasperi. Inviata anche ai giornali e, come sempre, pubblicata integralmente qui di seguito:
La vicenda è ancora quella del 'caso Borroni', ovvero quello del progetto che la concittadina aveva proposto in commissione a beneficio delle scuole, accantonato apparentemente nei giorni successivi, ma poi riproposto in seguito sotto altra forma all'insaputa della diretta interessata.
La lettera è stata protocollata in Comune e indirizzata all'assessore Luigia Caria. Nonché, per conoscenza, al sindaco Paolo Butti, a Giorgio Garofalo (presidente del Consiglio comunale), ai consiglieri comunali, a Fabrizio Piccarolo della Fondazione Lombardia per l'Ambiente, a Silvia Macalli (anch'essa della Fla) e alla professoressa Simonetta Cavalieri dell'istituto comprensivo di via De Gasperi. Inviata anche ai giornali e, come sempre, pubblicata integralmente qui di seguito:
Gentile assessore Caria,
rispondiamo congiuntamente alla sua lettera dello scorso 7 maggio perché vorremmo puntualizzare alcune inesattezze e falsità da lei affermate nella medesima comunicazione, avente a oggetto il "progetto Frattali".
Sorvolando sullo "stile" che definiremmo abbastanza maldestro, da lei adottato nel volere affrontare delle perplessità inerenti un progetto seguito dal suo assessorato e poste da un consigliere comunale e da un membro di commissione, nominato dal Consiglio comunale, procediamo qui sotto a chiarire e confutare quanto da lei dichiarato ufficialmente, dato che la comunicazione che ci ha inviato è stata regolarmente protocollata sul protocollo comunale. Oltre a essere stata inoltrata "urbi et orbi".
Come conseguenza dello "stile" che ha voluto adottare per affrontare questa incresciosa situazione, ci scuserà se parleremo di noi in terza persona, quale "licenza letteraria" per ovviare a una comunicazione che ci ha inviato in maniera congiunta, anziché, magari, prevedere altre forme e/o metodi di relazione nei nostri confronti.
Ebbene, lei, assessore Caria, dichiara nella sua lettera che "Dal report del 10 dicembre trasmessomi da Fla si evince che la dottoressa Borroni si era impegnata a presentare una proposta di laboratorio entro il 13 dicembre, per poi valutare la fattibilità di realizzazione presso la sede di Fla. Questo compito era stato assegnato proprio alla Dottoressa Borroni per le sue competenze in materia. Da notare che ad oggi, non è ancora pervenuta alcuna proposta. E' determinante, per il prosieguo del progetto, avere una proposta di laboratorio per stimarne anche i relativi costi di attuazione, sia per quanto riguarda il materiale da utilizzare, sia per quanto riguarda il costo della persona guida del laboratorio durante le visite da pianificare con le scuole. E' altresì opportuno avere un riscontro e una conferma della disponibilità de parte della dottoressa Borroni".
A questo proposito vorremmo ricordarle, se lo ha dimenticato, quanto segue.
In data 11 dicembre 2014, e quindi immediatamente il giorno successivo alla riunione tenutasi in Fla lo scorso 10 dicembre 2014, la dottoressa Borroni le aveva scritto una mail (allegata alla presente comunicazione) mettendola a parte delle sue personali perplessità circa la risposta al progetto ricevuta da Fla durante la riunione del 10 dicembre (a cui lei, assessore, non era presente). In particolare la dottoressa Borroni le faceva notare come "Ieri ci siamo incontrati in Fla per definire il progetto. Credo che se le premesse sono quelle emerse ieri, sarà necessario rivedere la fattibilità totale del progetto in quanto la mia proposta non significava il coinvolgimento totale che mi impegnasse oltre i due giorni lavorativi (presi di ferie). Ammetto che mi aspettavo soprattutto da parte di Fla più disponibilità, ma se loro non hanno personale (non mi possono proporre di inventare e seguire completamente da sola i laboratori!) sinceramente io non posso perdere giorni di lavoro da volontaria... Lo sforzo posso farlo come avevo detto, ma con un limite. Fammi sapere come proseguire perché devo organizzarmi. Buona serata. Alessia".
A fronte di tale pronta e tempestiva segnalazione di criticità, dubbio e perplessità espressi dalla dottoressa Borroni, vorremmo inoltre ricordarle quanto da lei scritto via email alla dottoressa Borroni in data 12 dicembre 2014, in risposta alla sopra menzionata e-mail. Citando testualmente quanto da lei scritto: "Ciao Alessia, grazie per l'aggiornamento. Condivido pienamente la tua perplessità. Nelle precedenti riunioni abbiamo sempre ipotizzato un tuo incontro frontale in aula con gli alunni e la gestione del laboratorio da parte d Fla. Mi confronto direttamente con Fla per capire meglio e ci risentiamo per definire come procedere. Grazie e buone fine settimana. Luigia".
Da quel momento, nessuna comunicazione da parte sua su questo progetto, né in via privata con la dottoressa Borroni, né in via ufficiale tramite comunicazioni alle riunioni della commissione Pubblica istruzione da lei presieduta.
Quindi, caro assessore Caria, lei mente spudoratamente quando dice che "... si evince che la dottoressa Borroni si era impegnata a presentare una proposta di laboratrio entro il 13 dicembre, per poi valutare la fattibilità di realizzazione presso la sede di Fla. Questo compito era stato assegnato proprio alla Dottoressa Borroni per le sue competenze in materia. Da notare che ad oggi, non è ancora pervenuta alcuna proposta".
La dottoressa Borroni, come risulta dal vostro scambio di e-mail, ha chiesto formalmente e immediatamente il suo intervento. Assessore, per chiarire la questione con la Fla prima di inviare la formale proposta (magari rivista, come da lei stessa ipotizzato, visto la risposta di Fla alla riunione dello scorso 10 dicembre) e lei, assessore Caria, ha preso formalmente con la dottoressa Borroni l'impegno a interessarsi della questione, dandole, fra le altre cose, completamente ragione, fino a spingersi a scriverle: "Condivido pienamente la tua perplessità".
E' abbastanza imbarazzante e disdicevole per un assessore comunale, che ora lei tenti di far ricadere la colpa sulla dottoressa Borroni, come se fosse quest'ultima l'inadempiente della situazione. L'inadempiente della situazione, assessore è lei!
Cerchiamo di chiarire bene che la responsabilità di quanto accaduto è completamente sua, assessore Caria! E' assolutamente mancata, in tutta questa vicenda, una sana, razionale, trasparente e professionale gestione dell'assessorato di sua competenza, che dovrebbe sempre propugnare situazioni come queste, in cui i cittadini propongono proattivamente delle iniziative a carattere educativo, e non frustrarle con mala organizzazione, dimenticanze e, da ultimo, menzogne (come sopra dimostrato) e dichiarazioni di dubbio gusto alla stampa locale.
A suo dire, infatti, assessore Caria, la dottoressa Borroni dovrebbe comunque sentirsi lusingata che le scuole abbiano ripreso il suo progetto (ovviamente non nella struttura come esso era stato originariamente concepito dall'autrice), pur non essendo stata direttamente coinvolta.
Ci chiediamo quale segnale educativo vuole dare a tutta quanta la cittadinanza e anche alle scuole, che fanno direttamente riferimento al suo assessorato: invece di tentare di risolvere il problema da lei creato, decide di volerlo ulteriormente giustificare tentando di far passare l'insegnamento che nella vita è lecito rubare le idee degli altri? Oppure che, se si è la vittima di un furto (di idee, in questo caso), non è importante, e bisogna comunque essere contenti, perché vuole dire che l'idea rubata era buona e quindi bisogna lasciar correre?
E' questa la scuola di Seveso che ha in mente?
Vogliamo precisare, infine, che quanto detto sopra non ha nulla a che vedere con l'operato degli alunni e della scuola, che, in questa vicenda, sono stati semplicemente delle vittime della sua disorganizzazione, assessore. Avremo modo nei prossimi giorni di spiegarci in separata sede con la professoressa Cavalieri (noi, sì, adottiamo uno stile diverso dal suo) per affrontare insieme le dichiarazioni apparse sugli organi di stampa locali da parte della dirigente scolastica.
Visto quanto accaduto, visto il suo comportamento e le sue affermazioni, assessore Caria, una persona coscienziosa saprebbe che decisione prendere per il bene di Seveso.
Luca Allievi
Alessia Borroni