Roberta Miotto e il sostegno ai migranti: coinvolta una quindicina di sevesini
SEVESO - Da quando non ricopre più l'incarico di assessore della Giunta Butti, si è ributtata a tempo pieno nel volontariato. Roberta Miotto, con l'associazione Senza Confini, è riuscita a coinvolgere un bel gruppo di sevesini per aiutare i migranti e l'associazione Sos Erm a Milano.
E' stata assessore alla Cultura della nostra città e della Giunta Butti fino al giorno in cui, sotto pressione, si è sentita costretta a rassegnare le dimissioni. Per Roberta Miotto, ora, è iniziata una nuova vita. O, meglio, è iniziata quella di prima: non avendo più l'impegno del Comune, si è ributtata anima e corpo nel volontariato.
Tra i vari ambiti che la vedono impegnata, c'è anche quello del sostegno ai migranti. Un'attività che sta portando avanti con Rossana Colombo e con l'associazione Senza Confini e luci spente. Con il passaparola, coinvolgendo conoscenti e amici. Non ha cercato pubblicità, crediamo che abbia accettato di fare una chiacchierata per un articolo soltanto pensando al beneficio che ne possono trarre gli utenti finali: più si parla di questa attività e della necessità di raccogliere prodotti di vario genere, più si riescono a soddisfare nel modo migliore i bisogni dei migranti.
Tutto è partito da un post che abbiamo visto comparire sul suo profilo di Facebook. Non ci ha meravigliato vederla all'opera alla stazione centrale di Milano, ma ci ha incuriosito.
"Non siamo più lì - racconta Miotto - ora il luogo è il vecchio Cral dei ferrovieri in via Ferrante Aporti. Siamo andate già tre volte, all'inizio solo come associazione Senza Confini, poi coinvolgendo amiche, gente di oratorio. L'ultima volta eravamo una quindicina".
L'impegno è quello di aiutare Sos Erm (se il significato di "Sos", di soccorso, è noto a tutti, "Erm" sta per emergenza rifugiati Milano), realtà nata un paio di anni fa da pochi volontari che, ora, sono riusciti a sensibilizzare altre persone. Ora sono una quarantina, al lavoro gratuitamente tutti i giorni.
"Il loro compito - spiega Miotto - è quello di distribuire due piccoli pasti, due sorte di merende. Una al mattino e una alla sera: brioches, biscotti, formaggini, alimenti per bambini piccoli, succhi di frutta, focacce, pizze. Alimenti che non scadono in poco tempo e che non hanno bisogno di una cucina per essere preparati. Li distribuiscono a tutti, siriani e nigeriani soprattutto, ma anche ai senzatetto. Non si rifiuta niente a nessuno: di fronte al bisogno abbiamo sempre di fronte l'uomo senza distinzioni".
Oltre al compito della distribuzione, che forse diventa anche quello più agevole ("La prima volta che sono andata c'era una colonna infinita di persone, la volta successiva erano in pochi perché non lo sapeva nessuno. La terza volta, di notte, 500 persone") c'è anche la necessità di suddividere e catalogare tutto il materiale che arriva.
"Noi andiamo una volta al mese con un gruppo di volontari - conclude Miotto - e stiamo giù tutto il sabato mattina".
Sabato scorso era presente anche lei a Meda per la raccolta straordinaria organizzata nel cortile del municipio di Meda. Ora, più che vestiti, servono prodotti alimentari a lunga scadenza o prodotti per l'igiene personale. Chi volesse dare il suo contributo, per consegnare prodotti o per unirsi ai volontari, può scrivere una e-mail all'indirizzo senzaconfini10@gmail.com
Tra i vari ambiti che la vedono impegnata, c'è anche quello del sostegno ai migranti. Un'attività che sta portando avanti con Rossana Colombo e con l'associazione Senza Confini e luci spente. Con il passaparola, coinvolgendo conoscenti e amici. Non ha cercato pubblicità, crediamo che abbia accettato di fare una chiacchierata per un articolo soltanto pensando al beneficio che ne possono trarre gli utenti finali: più si parla di questa attività e della necessità di raccogliere prodotti di vario genere, più si riescono a soddisfare nel modo migliore i bisogni dei migranti.
Tutto è partito da un post che abbiamo visto comparire sul suo profilo di Facebook. Non ci ha meravigliato vederla all'opera alla stazione centrale di Milano, ma ci ha incuriosito.
"Non siamo più lì - racconta Miotto - ora il luogo è il vecchio Cral dei ferrovieri in via Ferrante Aporti. Siamo andate già tre volte, all'inizio solo come associazione Senza Confini, poi coinvolgendo amiche, gente di oratorio. L'ultima volta eravamo una quindicina".
L'impegno è quello di aiutare Sos Erm (se il significato di "Sos", di soccorso, è noto a tutti, "Erm" sta per emergenza rifugiati Milano), realtà nata un paio di anni fa da pochi volontari che, ora, sono riusciti a sensibilizzare altre persone. Ora sono una quarantina, al lavoro gratuitamente tutti i giorni.
"Il loro compito - spiega Miotto - è quello di distribuire due piccoli pasti, due sorte di merende. Una al mattino e una alla sera: brioches, biscotti, formaggini, alimenti per bambini piccoli, succhi di frutta, focacce, pizze. Alimenti che non scadono in poco tempo e che non hanno bisogno di una cucina per essere preparati. Li distribuiscono a tutti, siriani e nigeriani soprattutto, ma anche ai senzatetto. Non si rifiuta niente a nessuno: di fronte al bisogno abbiamo sempre di fronte l'uomo senza distinzioni".
Oltre al compito della distribuzione, che forse diventa anche quello più agevole ("La prima volta che sono andata c'era una colonna infinita di persone, la volta successiva erano in pochi perché non lo sapeva nessuno. La terza volta, di notte, 500 persone") c'è anche la necessità di suddividere e catalogare tutto il materiale che arriva.
"Noi andiamo una volta al mese con un gruppo di volontari - conclude Miotto - e stiamo giù tutto il sabato mattina".
Sabato scorso era presente anche lei a Meda per la raccolta straordinaria organizzata nel cortile del municipio di Meda. Ora, più che vestiti, servono prodotti alimentari a lunga scadenza o prodotti per l'igiene personale. Chi volesse dare il suo contributo, per consegnare prodotti o per unirsi ai volontari, può scrivere una e-mail all'indirizzo senzaconfini10@gmail.com