"Senza confini": iniziative a tutto campo per diffondere la cultura della pace
SEVESO - Giorni all'insegna dell'integrazione, del dialogo, della pace quelli promossi dall'associazione Senza Confini nello scorso fine settimana. Particolare successo per la cena mediorientale proposta all'oratorio Paolo VI che ha coinvolto 160 persone.
Due giorni di eventi per l’associazione “Senza confini” e la rete di “un milione di passi” che hanno partecipato alle numerose iniziative in programma nello scorso fine settimana. Dopo mesi di preparativi, corse e tensioni perché tutto fosse realizzato nel migliore dei modi si è giunti alla conclusione del progetto con risultati invidiabili.
Merito, naturalmente, delle tante realtà che hanno contribuito alla riuscita di queste giornate che non avrebbero potuto essere tali senza l’aiuto di tutte le associazioni della rete, dei volontari e dei Comuni di “Territori di Cultura” che hanno fatto la loro parte.
L’unico neo al programma è stata la mancata partecipazione di Nawal Soufi, una delle ragazze a cui è stato dedicato l’albero dei Giusti al Parco delle Groane per un imprevisto alla frontiera a Berlino.
Giovedì, Isoke Aikpitanyi, la ragazza nigeriana uscita dalla tratta anni fa e ora in campo per aiutare chi come lei ne è rimasta vittima, ha incontrato a Casa Dho le educatrici dell’associazione Natur& e le ragazze nigeriane richiedenti asilo ora in Italia. Un incontro, comprensibilmente privato ma di sicuro impatto emotivo per chi vi ha potuto partecipare. Come commovente è stato l’incontro pubblico nella sala conferenze della Fondazione Lombardia per l’Ambiente fra Isoke, Carlotta Ludovica Passerini , Nawal via Skype e Daniele Biella, il giornalista che ha scritto il libro sulla sua vita.
Nella sala gremita il silenzio lasciava tuttavia trasparire il rumore silenzioso dei passi che queste giovani donne, attiviste dei diritti umani, compiono ogni giorno per aiutare chi, in questa grave tragedia umanitaria, cerca un abbraccio, un sorriso, una stretta di mano.
Nella sala gremita il silenzio lasciava tuttavia trasparire il rumore silenzioso dei passi che queste giovani donne, attiviste dei diritti umani, compiono ogni giorno per aiutare chi, in questa grave tragedia umanitaria, cerca un abbraccio, un sorriso, una stretta di mano.
Venerdì mattina, invece la Cerimonia dei Giusti, al Parco delle Groane, dove il Presidente del Parco Roberto Della Rovere, numerose autorità e i ragazzi degli Istituti comprensivi di Seveso - via De Gasperi e Barlassina, e il liceo scientifico classico Ettore Majorana di Desio hanno potuto ascoltare le testimonianze delle giovani donne insignite dell’onorificenza di Giuste tra le Nazioni e del rappresentante del Gruppo Cai di Seveso, Carlo Brambilla e della Sem (Società Escursionisti Milanesi) Lorenzo Dotti, che hanno raccontato la storia dell’alpinista, scalatore Ettore Castiglioni dopo la bella mostra già presentata a Seveso durante il Calendimaggio.
I giovani studenti, che hanno portato messaggi di Pace e di Libertà durante la cerimonia, sono rimasti rapiti dalle musiche delle musiciste del gruppo “ Echi D’Oriente” che hanno suonato strumenti inusuali come il Darbuka , il Duff e l’Hangdrum. Stupore e sorrisi per l’improvvisata danza tribale a piedi nudi della simpaticissima Isoke.
I giovani studenti, che hanno portato messaggi di Pace e di Libertà durante la cerimonia, sono rimasti rapiti dalle musiche delle musiciste del gruppo “ Echi D’Oriente” che hanno suonato strumenti inusuali come il Darbuka , il Duff e l’Hangdrum. Stupore e sorrisi per l’improvvisata danza tribale a piedi nudi della simpaticissima Isoke.
Ultimo appuntamento, forse il più atteso, la cena mediorientale di raccolta fondi all’oratorio Paolo VI di Seveso. Gli organizzatori ringraziano il parroco, Don Carlo Pirotta, che ha permesso tutto questo, ma anche le cuoche dell’oratorio di Seveso e di Baruccana e le volontarie che hanno cucinato le quattro portate, dalla mattina alla sera, con il cuoco siriano e Susy Joveno, la Presidente dell’associazione SOS ERM di Milano, per le 160 persone presenti che hanno donato il proprio tempo e il proprio denaro a favore di chi è meno fortunato.
Sono state raccolte, tolte le spese per l’organizzazione, 2.500 euro e 200 euro donate dalla Bcc di Barlassina, che verranno suddivise tra l’associazione SOS ERM, il progetto “Le ragazze di Benin City” di Isoke, e il fondo Hope “Bonvena” del nostro territorio, oltre che ad un compenso per il cuoco siriano da tempo a Milano ma con la famiglia (moglie e 4 figli) ancora in Libano.
Aspettano invece una giusta destinazione i 30 scatoloni preparati da Rossana e Roberta di “Senza confini” con l’aiuto dei commercianti sevesini, della farmacia Centrale e di Baruccana e di alcuni cittadini. Tutto materiale per i bambini siriani colpiti dalla guerra.
Aspettano invece una giusta destinazione i 30 scatoloni preparati da Rossana e Roberta di “Senza confini” con l’aiuto dei commercianti sevesini, della farmacia Centrale e di Baruccana e di alcuni cittadini. Tutto materiale per i bambini siriani colpiti dalla guerra.
Obbiettivi raggiunti con grande soddisfazione degli organizzatori attraverso una rete di collaborazioni che sono possibili anche scavalcando difficoltà e momenti di stanchezza per raggiungere uno scopo comune, condividendo un mondo di Pace per tutti.