Gad Lerner al Parco Groane per il Giorno della Memoria
SOLARO - Domenica 31, nella sede di via della Polveriera, il Parco Groane commemora il Giorno della Memoria con la collaborazione dell'Associazione Senza Confini. Due le iniziative in programma: un momento di riflessione e di testimonianze alle 15 sul tema della pace, uno spettacolo degli alunni di Barlassina alle 17. Sarà presente Gad Lerner per chiudere la giornata con una riflessione.
Avrà un format leggermente diverso rispetto al recente passato la celebrazione del Giorno della Memoria che ogni anno il Parco delle Groane organizza con la collaborazione dell'Associazione Senza Confini. L'edizione 2016 si terrà nel pomeriggio di domenica 31 gennaio presso il Centro Parco a Solaro in via della Polveriera 2 e sarà divisa in due momenti.
Ore 15.00 - Nel Bosco dei Giusti e all'interno del salone: "La Pace non ha confini, quali confini per la Pace?"
Messaggi, testimonianze, letture e riflessioni sul tema della Pace con:
- Don Mussie Zerai, fondatore e presidente dell’agenzia Habeshia (che aiuta richiedenti asilo, rifugiati e beneficiari di protezione umanitaria presenti in Italia) e candidato nel 2015 al Premio Nobel per la Pace. Eritreo, noto come "l'angelo dei profughi", don Zerai è espatriato in Italia nel 1992, appena 17enne, come rifugiato politico, studia nel nostro Paese Filosofia, Teologia e Morale sociale fino al 2010, quando è stato ordinato sacerdote.
- Muhyiddin Gabriele Bottiglioni è membro della CO.RE.IS. Italiana (Comunità Religiosa Islamica Italiana), un'organizzazione fondata da più di 20 anni e costituita da musulmani italiani. Come imam italiano ha promosso e partecipato ad un’intensa attività di dialogo interreligioso, in particolare con la Comunità Ebraica, la Chiesa Cattolica, la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Protestante.
- Gadi Schoenheit è Vice assessore alla Cultura del Consiglio della Comunità Ebraica di Milano e con delega diretta dei Presidenti e della Giunta al Progetto Speciale Jewish and the City, il Festival Internazionale di cultura ebraica di Milano
- Introduce e modera il Cav. Hafez Haidar, scrittore e poeta di origine libanese, ma di cittadinanza italiana, nato il 25 Maggio 1953 a Baalbeck. Ha studiato Filosofia Greca ed Araba all’Università di Beirut, dopo il suo trasferimento in Italia avvenuto nel 1978 ha studiato all’Università di Perugia e, in seguito, all’Università di Milano dove si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica con il massimo dei voti. Nel 2014 è stato nominato “Cavaliere all’Ordine al merito” dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo continuo impegno per il dialogo tra religioni e culture. Haidar è considerato tra i maggiori studiosi a livello mondiale delle religioni del Libro. Ha pubblicato numerosi testi con le più importanti case editrici e vinto tutta una serie di premi letterari tra cui il Premio Internazionale Milano per l’assoluto valore della sua opera poetica e l’importante contributo al progresso della cultura e della civiltà del nostro tempo. Conosce e frequenta il Parco delle Groane essendo cittadino cogliatese.
Ore 17.00 - All'interno del salone: "Là, dove il cielo ha toccato la terra, alti s'ergono i muri".
Rappresentazione teatrale a cura degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Barlassina, atto unico di Giuseppe Terranova. Con un ospite d'eccezione: introdurrà e approfondirà i temi affrontati dai ragazzi il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gad Lerner.
Quest'anno lo spettacolo teatrale realizzato dai giovani attori barlassinesi sarà incentrato sul dramma palestinese. Con un duplice intento: didattico per i più giovani e di riflessione per chi ha qualche anno in più approfondendo la conoscenza di uno dei conflitti più sanguinosi del '900 e che tuttora, purtroppo, prosegue. Ma con un messaggio finale di speranza affinché la risoluzione sia all'insegna dell'apertura e del dialogo tra i popoli.
"Ci piacerebbe, con questo spettacolo teatrale, far passare l'idea che una convivenza pacifica tra ebrei e palestinesi è possibile. La nostra speranza è quella che si creino ponti e non si costruiscano muri", ha spiegato il Terranova che ha curato la realizzazione dello spettacolo arricchendolo con danze etniche ebraiche e palestinesi e con il supporto di una piattaforma multimediale.