"Dobbiamo restituirle dei soldi": così i finti tecnici truffano l'anziano

VAREDO - Quando hanno citofonato al cancello dell'anziano in via Caravaggio, due finti tecnici dell'azienda dell'acqua gli hanno spiegato che dovevano restituirgli dei soldi per una bolletta non corretta emessa in precedenza. Poi, raggirandolo, sono riusciti a impossessarsi di 500 euro e a fuggire senza lasciare traccia.

Fingono di dover restituire soldi all'anziano per un errore di calcolo nella bolletta, poi spariscono dalla sua abitazione dopo essersi impossessati di 500 euro.

E' la truffa messa a segno mercoledì mattina a Varedo da due uomini che hanno citofonato al cancello di un novantenne residente in via Caravaggio. Persone dai modi gentili, ovviamente in divisa da lavoro, con tanto di pseudo tesserino di riconoscimento per rendere tutto più credibile e spacciarsi come addetti dell'azienda dell'acqua.

La truffa al pensionato è stata davvero brutta: perché per fargli sparire i soldi, gli hanno fatto credere di essersi recati da lui per restituirgli 25 euro: "C'era un errore nell'ultima bolletta - gli hanno spiegato - lei ha versato più del dovuto".

Il pensionato, benché non si tratti di una somma da capogiro avrà sicuramente apprezzato il gesto. Una volta tanto, non era qualcuno che gli chiedeva di pagare. Con astuzia e con i soliti giri di parole, però, i due hanno fatto finta di non avere la somma corretta e, chiedendogli se aveva il resto da dare, sono riusciti a fargli mettere sul tavolo 500 euro. Ovviamente li hanno velocemente intascati e sono fuggiti a gambe levate. All'anziano non è rimasto fare altro che raccontare l'episodio ai familiari che si sono rivolti ai Carabinieri.