Interrotto dal papà dopo 4 ore di playstation, 14enne lo aggredisce e fugge di casa
VAREDO - Un ragazzo di quattordici anni, domenica mattina, indispettito dall'insistenza del papà che voleva allontanarlo dalla playstation dopo quattro ore consecutive di gioco, è fuggito di casa. E' stato rintracciato dai Carabinieri mentre si trovava in un bar.
Il papà per lui, in quel momento, era un elemento di disturbo tanto era preso con la playstation. E quando il genitore ha insistito perché smettesse di giocare, dopo ben quattro ore consecutive, lui ha reagito aggredendolo ed è scappato di casa. Lo hanno ritrovato i Carabinieri in un bar.
E' accaduto domenica mattina in città a casa di una normalissima famiglia perbene. Padre, madre e tre figli. Quello di mezzo, 14 anni, stava giocando da quattro ore consecutive, suscitando la perplessità del papà che lo considerava eccessivo.
Ha provato a dirglielo con le buone: "Spegni la playstation, non ti sembrano un po' troppe quattro ore?". Classica la risposta: "Sì, papà". Per continuare a giocare come se niente fosse. Dopo qualche istante il genitore ha riprovato con tono più deciso chiedendogli di smettere e, di fronte al menefreghismo del figlio, concentrato sul suo gioco, lo ha alzato di peso dalla sedia.
Il quattordicenne, ha reagito male colpendo il papà e spintonandolo, ricevendo in cambio un ceffone. Offeso, è andato in cucina ad afferrare un coltellaccio (per difendersi dai cattivi che avrebbe eventualmente incontrato) ed è fuggito in strada.
Facile immaginare il dramma in famiglia, con il padre che si sarà chiesto se aveva qualcosa da rimproverarsi e, soprattutto, con un figlio da riportare a casa. Ci hanno pensato i Carabinieri dopo un'oretta di ricerche, rintracciando il ragazzo nel bar. Alla loro vista il ragazzino è ammutolito e non ha opposto alcuna resistenza.E' accaduto domenica mattina in città a casa di una normalissima famiglia perbene. Padre, madre e tre figli. Quello di mezzo, 14 anni, stava giocando da quattro ore consecutive, suscitando la perplessità del papà che lo considerava eccessivo.
Ha provato a dirglielo con le buone: "Spegni la playstation, non ti sembrano un po' troppe quattro ore?". Classica la risposta: "Sì, papà". Per continuare a giocare come se niente fosse. Dopo qualche istante il genitore ha riprovato con tono più deciso chiedendogli di smettere e, di fronte al menefreghismo del figlio, concentrato sul suo gioco, lo ha alzato di peso dalla sedia.
Il quattordicenne, ha reagito male colpendo il papà e spintonandolo, ricevendo in cambio un ceffone. Offeso, è andato in cucina ad afferrare un coltellaccio (per difendersi dai cattivi che avrebbe eventualmente incontrato) ed è fuggito in strada.
Riportato a casa, è stato subito abbracciato dai genitori. Lui, a sua volta mortificato per l'accaduto, è riuscito a dire "scusa" su suggerimento dei militari, vincendo quell'orgoglio misto a vergogna che forse gli impediva di parlare. Il pentimento, difficile da esternare, è stato però sincero.