Sei pittori e cinque scultori "dialogano" in Villa Filippini con Aligi Sassu

BESANA IN BRIANZA - Oggi alle 17 in Villa Filippini l'inaugurazione di una mostra con opere di sei pittori e cinque scultori che "dialogano" con un'opera di Aligi Sassu. La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre nel fine settimana. Nei giorni feriali solo su appuntamento.

Una mostra con opere di sei pittori e cinque scultori contemporanei, chiamati a dialogare con un'opera di Aligi Sassu. Sarà inaugurata questo pomeriggio alle 17 in Villa Filippini.

E' l'iniziativa in concomitanza con la chiusura di Expo 2015, dell’Associazione Amici dell’Arte di Aligi Sassu, con il patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, Provincia di Monza Brianza, la città di Besana in Brianza e l’Archivio Aligi Sassu. Progettata da Carlos Julio Sassu Suarez, curata da Giammarco Puntelli, tale iniziativa si prefigge di riproporre e rinnovare l’opera di Aligi Sassu attraverso il confronto e dialogo con una selezione di artisti contemporanei che hanno sviluppato la propria ricerca pittorica su simili tematiche e visioni artistiche. 

Dopo l'inaugurazione di oggi la mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre: il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e della 15 alle 18, nei giorni feriali solo su appuntamenti. 

Pittori protagonisti

Mauro Capitani, una cui opera è copertina del Catalogo di Arte Moderna e Contemporanea “Gli artisti dai primi del Novecento a oggi” di Editoriale Giorgio Mondadori per l’edizione 2014. Il maestro Capitani, già docente di Storia dell'Arte alle scuole superiori, porterà la sua recente realizzazione dedicata al tema del bestiario come pratica e disciplina pittorica dialogando su simile sintassi artistica con il maestro Sassu.

Domenico Monteforte, pittore toscano. Attualmente negli Stati Uniti con una nuova mostra e in copertina della rivista Arte In, dialogherà con il Sassu paesaggista portando una serie di interpretazioni del paesaggio toscano con inserti multidisciplinari legati alla letteratura (in alcune opere vi sono citazioni poetiche) e alla musica (alcune opere sono su carta da musica). 

Armando Xhomo, cittadino italiano e albanese, ha esposto, fra le varie, nelle location di palazzo Medici a Firenze e nel Battistero del Duomo di Spoleto. In lui quel simbolismo fra storia e psicologia legato alla figurazione, in piena corrispondenza pittorica con buona parte della ricerca artistica del maestro Sassu.

Pietra Barrasso recentemente ha esposto all’Accademia Egizia davanti alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. A lei è affidata, anche in situazioni informali, la pratica del colore, che ha caratterizzato il lavoro del maestro in tutta la sua produzione.

Silvia Caimi. Nel 2015 rappresenta l'arte italiana negli Stati Uniti e in varie manifestazioni legate a Expo 2015. In lei il disegno come arte che rivela figurazione, fra movimento e leggerezza. A lei il dialogo con Sassu proprio in uno dei luoghi pittorici essenziali del maestro: il disegno.

Maria Conserva. Nel giugno 2015 (in contemporanea con Expo 2015) è protagonista di una personale nel museo della Scienza e dell’Arte di Milano. Conserva dialogherà con Sassu sull’uso del colore in chiave narrativa nelle opere d’arte, il colore che diventa possibilità di apertura di nuovi orizzonti e non definizione di chiusura. 


Scultori partecipanti

Luciano Preti, docente di Tecnica della Scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, già rappresentante dell’Italia con il suo lavoro presso le istituzioni d’Europa. Dialoga con le figurazioni di Sassu fra storie e leggende.

Giuliano Ottaviani, ambasciatore artistico dell’Italia in Brasile e in Cina dove è presente in vari musei. Dialoga con Sassu sul celebre tema del cavallo.

Amerigo Dorel, autore del monumento pubblico al Carabiniere e di numerose altre opere pubbliche in piazze italiane e straniere. Come Ottaviani, dialoga con Sassu sul tema del cavallo.

Alba Gonzales. La sua arte nell’estate 2014 è stata protagonista di una delle mostre più importanti in Italia, i suoi giganti e metamorfosi erano disseminati lungo il Tevere nei pressi di Castel Sant’Angelo; in lei il dialogo con Sassu sul tema del cavallo e di uno studio sugli aspetti primitivi dell’essere umano.

Michele Zappino, già docente di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e autore di vari monumenti in piazze pubbliche. Allievo di Francesco Messina all’Accademia di Belle Arti di Brera.