Il Comune investe sul vino: 3 mila euro per salvare il pinot nero dalle piante infestanti
BIASSONO - Dare continuità al progetto iniziato nel 2012 per la sua valenza culturale e storica: la Giunta comunale ha deciso di spendere 3 mila euro per salvare la vigna di Cascina Ca' Nova dalle piante infestanti che potrebbero comprometterne lo sviluppo.
L'amministrazione comunale investe sulla produzione locale di vino: nei giorni scorsi il sindaco Angelo Piero Malegori e la Giunta hanno deciso di spendere tremila euro per favorire lo sviluppo della vite piantata a Cascina Ca' Nova preservandola dall'attacco di piante infestanti.
Prosegue dunque con piena convinzione il progetto di produzione del vino biassonese, idea che non si basa su alcuna logica di tipo commerciale e che, al contrario, ha una valenza esclusivamente culturale. Il progetto, del resto, è realizzato in collaborazione con i volontari del museo civico "Carlo Verri" nell'intento di riscoprire sul territorio cittadino l'attività di produzione del vino. E anche l'area invididuata, circa 2.500 metri quadrati, non giustificando operazioni redditizie, ha come unico obiettivo quello di riproporre sul territorio un'attività che era stata fiorente anche da queste parti prima dell'arrivo della fillossera e dell'abbandono delle vigne.
Le piantine messe a dimora nel 2012, barbatelle di Pinot Nero, così come si conviene hanno iniziato a dare i primi risultati dopo qualche anno: e nel 2014, in occasione della Festa di San Martino, nel cortile del museo era stata fatta la prima degustazione della produzione locale. Nulla a che vedere con le etichette più rinomate del mondo, ma pur sempre un vino gradevole che, tra un sorso e l'altro, era stato ribattezzato "Sgurbatel", in memoria del fatto che i cittadini biassonesi erano denominati "Sgurbat".
Ora l'attività didattica e culturale prosegue. E per non vanificare quanto fatto in questi tre anni dai volontari guidati dai consigli degli esperti, si rende necessario investire tremila euro per i prossimi due anni: piante ancora giovani, dall'apparato radicale che deve ancora svilupparsi (una vigna dà i primi risultati dopo tre anni ma produce in quantità e qualità anche fino ai trenta), occorre fare il possibile per evitare che le piante infestanti possano avere il sopravvento.