Briantea84, buona la prima: in Sardegna è subito vittoria

SEVESO - Esordio difficile in campionato per la Briantea84 del nuovo coach Marco Bergna, ma dalla insidiosa trasferta sarda contro il Porto Torres, nonostante un match a corrente alternata e un inizio un po' difficile, arrivano subito i primi punti della stagione.

Che fosse la prima di campionato si è sentito subito. Nell’esordio della nuova UnipolSai a Porto Torres, il fattore “aspettative” ha inciso abbastanza insieme al fatto che sicuramente quello dei canturini era il più piccante degli incroci della prima giornata di Serie A. La squadra di Marco Bergna ha stentato a trovare la sua coesione soprattutto in avvio di partita. Di sicuro merito di una formazione, quella dell’allenatrice Sara Cappellini, che si candida a pieno titolo per la corsa ai Play-off. È dunque una UnipolSai a semaforo alternato quella vista in Sardegna, non ancora abbastanza continua per dominare severamente gli avversari anche se il risultato finale di 48-59 consegna a Sagar & Co. il primo fondamentale foglio rosa della stagione. 

“Sarà una stagione molto impegnativa, tutte le squadre che incontreremo hanno come obiettivo quello di battere Cantù – ha commentato Marco Bergna -. Porto Torres ci ha dato molto filo da torcere, abbiamo fatto fatica, siamo stati molto nervosi e ci siamo fatto prendere in alcuni momenti dalla foga di vincere. Poi una grossa mano ce l’ha data Brian Bell che, con i colpi di classe, ci ha permesso di piazzare un break importante. Non abbiamo ancora trovato il nostro gioco, dobbiamo ancora lavorare molto sull’individualismo. Siamo all’inizio di un percorso. Sarà un bel campionato, con squadre più forti e giocatori in grado di tenere viva fino alla fine questa lotta per lo scudetto”.

“Come battesimo mi è capitata la partita dura, con molto patema d’animo – ha ammesso Marco Tomba, da quest’anno per la prima volta secondo allenatore della UnipolSai -, però è stato molto bello. Marco Bergna mi ha dato molta fiducia nel gestire il quintetto, statistiche e pareri tecnici. Sapevamo sarebbe stata una partita dura: siamo andati sopra, ci siamo fatti recuperare, il quintetto migliore è stato sicuramente quello con Ruiz e Carossino, penalizzato dal terzo fallo di Filippo che ha condizionato non poco i cambi. Nell’ultimo quarto abbiamo dimostrato come sappiamo giocare. I due punti con Porto Torres erano fondamentali per poter ambire alla parte alta della classifica”. 

Lo starting five scelto per inaugurare la nuova serie non risponde come dovrebbe: dopo essere volata sul 9-4, la UnipolSai recede e inizia a sbagliare da ogni parte del campo, mentre Porto Torres trova fiducia e piazza un break pesante di 11-0 (15-9) di fronte a una squadra che sembra capirci poco: Max Ruggeri – tornato sull’isola dopo una stagione più soft a Genova – si insinua in area come una saponetta costringendo coach Bergna ai primi cambi: a pochi secondo dalla fine del primo quarto, Raimondi e Choudhry lasciano il posto a Ruiz e Carossino. L’animo dello spagnolo infonde energia e Bell carica il braccio dall’arco rendendo meno spietato il risultato della prima sirena: 15-12 per Porto Torres.

Il secondo periodo risente della carica impressa dai nuovi innesti: Carossino da sotto non si fa fermare e Ruiz spinge ancora di più sull’acceleratore infilando nel giro di 30’’ due bombe da tre che danno ossigeno e un po’ di colore in viso ai giocatori biancoblu (15-23). Sul + 10 scritto da Bell (19-29) la UnipolSai non dà continuità al gioco e sul finire del secondo quarto torna a soffrire i sardi che ne approfittano accorciando le distanze dominando con Edwards, Puggioni e Bates per tutto l’ultimo minuto prima del riposo lungo (25-29).

Porto Torres, pur nel campo arrangiato a Olmedo per l’allagamento del suo palazzetto, non si fa intimidire da Cantù: ogni errore, ogni distrazione viene punita dagli uomini di Sara Cappellini. Su tiro sbagliato di Raimondi, Scott vola in contropiede tenendo i suoi ben attaccati alla partita (35-42). Il terzo quarto tiene impegnato il quintetto canturino come se fosse il primo minuto di gioco. La partita non è chiusa, nonostante la pietra di Sagar che mette il 48-40 a 6’’ dalla penultima sirena.

Una delle chiavi di vittoria di questa partita la fanno le triple trovare dai biancoblu (6/17): Bell scaglia la terza lavatrice che vale il 42-51 in avvio dell’ultimo periodo, una ipoteca pesante sulle sorti della partita. Il numero 9 americano della UnipolSai mette le mani dappertutto, prendendo rimbalzi e disturbando il connazionale Scott, unico vero cecchino della squadra isolana: di fatto l’ultimo periodo è quasi tutto suo (7/11 punti realizzati).