La donna citofonava col bambino in braccio, l'uomo svaligiava la casa: coppia e complice in manette
AGRATE BRIANZA - Sabato sera al casello dell'autostrada i Carabinieri hanno arrestato una coppia di albanesi residenti in città e un loro connazionale. Amavano i furti in trasferta in Veneto, soprattutto nel vicentino. Lei citofonava con il bambino in braccio, se non rispondeva nessuno entrava in azione uno dei due uomini mentre l'altro attendeva a bordo dell'auto col motore acceso.
La donna con il bambini in braccio suonava al citofono, se nessuno rispondeva entrava in azione il marito per rubare nell'abitazione. La coppia, insieme a un amico che faceva parte della banda, è stata arrestata sabato sera ad Agrate Brianza mentre rientrava a casa dopo l'ennesimo colpo.
Ladri da trasferta, a quanto pare, che aveva scelto il Veneto come terra da depredare. In particolar modo il vicentino: sabato, quando sono stati fermati al casello di Agrate Brianza, avevano a bordo il frutto dei furti commessi a Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore e Sovizzo.
Si tratta di una coppia di albanesi che ha già precedenti con la giustizia italiana, e di un connazionale, monitorati nei loro spostamenti da settimane dai Carabinieri della Compagnia di Crema.
I militari hanno ricostruito anche il modo di operare. Lei citofonava con il bambino in braccio. Se i padroni di casa rispondevano, si inventava una scusa e se ne andava. Se non rispondeva nessuno, invece, uno dei due uomini era incaricato di rubare, l'altro attendeva in macchina con il motore acceso.
Sabato avevano fatto il pieno: quando sono stati fermati dai Carabinieri, avevano in auto gioielli, orologi, vestiti per un valore complessivo di 30 mila euro. I tre, arrestati, dovranno rispondere dell'accusa di furto continuato e aggravato in concorso.
Ladri da trasferta, a quanto pare, che aveva scelto il Veneto come terra da depredare. In particolar modo il vicentino: sabato, quando sono stati fermati al casello di Agrate Brianza, avevano a bordo il frutto dei furti commessi a Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore e Sovizzo.
Si tratta di una coppia di albanesi che ha già precedenti con la giustizia italiana, e di un connazionale, monitorati nei loro spostamenti da settimane dai Carabinieri della Compagnia di Crema.
I militari hanno ricostruito anche il modo di operare. Lei citofonava con il bambino in braccio. Se i padroni di casa rispondevano, si inventava una scusa e se ne andava. Se non rispondeva nessuno, invece, uno dei due uomini era incaricato di rubare, l'altro attendeva in macchina con il motore acceso.
Sabato avevano fatto il pieno: quando sono stati fermati dai Carabinieri, avevano in auto gioielli, orologi, vestiti per un valore complessivo di 30 mila euro. I tre, arrestati, dovranno rispondere dell'accusa di furto continuato e aggravato in concorso.