Una serata con Alessio Tavecchio per parlare di sicurezza stradale e rinascita attraverso lo sport
ALBIATE - L'incontro con lui è sempre speciale: perché porta gioia, dispensa consigli e, soprattutto, testimonia quanto sia importante tenere sempre in considerazione la sicurezza stradale. Alessio Tavecchio torna in paese per parlare ai ragazzi
La sua storia è famosa in tutta Italia. Il suo entusiasmo e la sua grinta contagiose. Il suo amore per la vita spiazzante. Se ancora non lo conoscete – o se avete voglia di riascoltare i suoi insegnamenti – Alessio Tavecchio ritorna ad Albiate.
L’appuntamento è fissato per domani, mercoledì 19 aprile alle 21 al Polo culturale di via Giotto dove il monzese da anni impegnato in prima persona nella Onlus che porta il suo nome incontrerà il pubblico per spiegare l’importanza della sicurezza stradale perché quella distrazione di un secondo in moto o in auto potrebbe costare cara. In alcuni casi carissima.
Alessio lo sa bene: monzese, classe 1970 quel maledetto 5 dicembre 1993 cambiò per sempre la sua vita. Un terribile incidente in moto e una sentenza ancora più beffarda: Alessio non sarebbe più stato lo stesso costretto per tutta la vita sulla sedia a rotelle.
Ma lui, oggi sposato e padre due bambine, non si è mai arreso e grazie al sostegno della famiglia ha raggiunto risultati importanti. Un ruolo fondamentale lo ha avuto lo sport e in particolare il nuoto. Alessio ha vinto i campionati italiani, nel 1995 ha partecipato agli Europei e l’anno successivo alle Paralimpiadi di Atalanta.
Ma soprattutto ha continuato a parlare e a formare i ragazzi, entrando in centinaia di scuole italiane, conducendo percorsi educativi e formativi inseriti nel grande progetto intitolato “Progetto Vita” il cui obiettivo è insegnare la prevenzione stradale e diffondere i valori dello sport.
E queste saranno anche le tematiche al centro della serata di domani, preceduta la mattina dagli incontri con gli studenti della scuola media.
L’ingresso è libero. Dalle 20 invece aperitivo riservato ai ragazzi delle classi 1998 e 1999.
Barbara Apicella
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