La serra di marijuana causa un corto circuito: casa incendiata, lui in manette
BESANA IN BRIANZA - I Carabinieri della Compagnia di Seregno ieri sera hanno arrestato un consulente informatico. Usciti con i Vigili del fuoco per un incendio nella sua villetta, hanno scoperto che era stato causato dalle lampade utilizzate per la coltivazione di piante di marijuana
I soccorritori arrivano perché l'abitazione sta andando a fuoco, scoprono che tutto è dovuto un corto circuito dell'impianto di illuminazione della serra di marijuana: non solo casa incendiata, per un quarantunenne di Besana in Brianza, ma anche le manette ai polsi da parte dei Carabinieri.
Tutto ha avuto inizio ieri sera quando nella villetta dell'uomo, un consulente informatico che non ha mai avuto problemi con la giustizia, si è sviluppato l'incendio. Sul posto soo arrivati i Vigili del fuoco di Carate Brianza. Con loro anche i Carabinieri della Compagnia di Seregno.
Domate le fiamme, i militari dell’Arma hanno eseguito un accurato sopralluogo, scoprendo che l’ampio garage dell’edificio era stato diviso con una libreria, dietro alla quale era stata occultata una serra per la coltivazione della marijuana, con l’allestimento di lampade ad incandescenza e un sistema di ventilazione forzata.
I militari hanno trovato 30 piante di cannabis indica dell’altezza di circa 1 metro e mezzo, parzialmente bruciate dalle fiamme. L’origine del rogo è stata individuata in un cortocircuito partito dall’impianto di illuminazione.
Tutto ha avuto inizio ieri sera quando nella villetta dell'uomo, un consulente informatico che non ha mai avuto problemi con la giustizia, si è sviluppato l'incendio. Sul posto soo arrivati i Vigili del fuoco di Carate Brianza. Con loro anche i Carabinieri della Compagnia di Seregno.
Domate le fiamme, i militari dell’Arma hanno eseguito un accurato sopralluogo, scoprendo che l’ampio garage dell’edificio era stato diviso con una libreria, dietro alla quale era stata occultata una serra per la coltivazione della marijuana, con l’allestimento di lampade ad incandescenza e un sistema di ventilazione forzata.
I militari hanno trovato 30 piante di cannabis indica dell’altezza di circa 1 metro e mezzo, parzialmente bruciate dalle fiamme. L’origine del rogo è stata individuata in un cortocircuito partito dall’impianto di illuminazione.
Il “coltivatore” dovrà rispondere di produzione di sostanze stupefacenti.