Suona l'allarme nella casa sbagliata, i Carabinieri arrestano due ladri
BESANA IN BRIANZA - Quando i Carabinieri sono arrivati nella frazione di Calò perché era risuonato un allarme in un'abitazione, hanno visto due persone incappucciate uscire dal box di un'altra villetta. Sono state arrestate e processate per direttissima.
Un falso allarme in un'abitazione ha permesso ai Carabinieri di arrestare due ladri che avevano appena svaligiato il box di un'altra villetta. Un episodio incredibile quello avvenuto nelle prime ore del mattino di martedì a Besana in Brianza, frazione di Calò, e che si è concluso con le manette ai polsi di due pregiudicati residenti ad Albiate.
I militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Seregno, verso le 5 del mattino, sono accorsi in via Santi Vitale e Agricola dov'era stato segnalato un allarme in un'abitazione. Fortunatamente non era accaduto niente: ma mentre circolavano nei paraggi i militari hanno visto due individui incappucciati che fuggivano da una villetta in piazza Beato Monsignor Talamoni.
Subito i due sono stati raggiunti e bloccati: si tratta di un italiano di 36 anni e di un bulgaro di 26, entrambi pregiudicati e residenti ad Albiate. Erano riusciti a impossessarsi di attrezzatura da campeggio, canne da pesca, una chitarra.
Erano in possesso di un coltellino svizzero multiuso e di una torcia, oltre che di uno zainetto in cui avevano riposto parte della refurtiva. Processati per direttissima nella stessa mattinata, sono finiti in carcere a Monza.
I militari dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Seregno, verso le 5 del mattino, sono accorsi in via Santi Vitale e Agricola dov'era stato segnalato un allarme in un'abitazione. Fortunatamente non era accaduto niente: ma mentre circolavano nei paraggi i militari hanno visto due individui incappucciati che fuggivano da una villetta in piazza Beato Monsignor Talamoni.
Subito i due sono stati raggiunti e bloccati: si tratta di un italiano di 36 anni e di un bulgaro di 26, entrambi pregiudicati e residenti ad Albiate. Erano riusciti a impossessarsi di attrezzatura da campeggio, canne da pesca, una chitarra.
Erano in possesso di un coltellino svizzero multiuso e di una torcia, oltre che di uno zainetto in cui avevano riposto parte della refurtiva. Processati per direttissima nella stessa mattinata, sono finiti in carcere a Monza.