Lo sfogo di una pendolare: "E' già la terza bici che mi rubano in stazione"
BOVISIO MASCIAGO - L'amaro sfogo di una cittadina: in stazione le hanno rubato la bicicletta per la terza volta. Fatto spiacevole, che potrebbe capitare a chiunque in ogni Comune. Qui, però, non dovrebbe: perché il furto, stando al racconto, sarebbe avvenuto proprio alla velostazione, il parcheggio realizzato dall'amministrazione comunale per offrire un luogo protetto ai pendolari in cui lasciare la loro bicicletta.
In paese c'è la velostazione: un parcheggio riservato alle biciclette in prossimità della stazione ferroviaria. Con accesso protetto e videosorvegliato. Ma, a quanto pare, anche con il cancello sempre aperto e con qualche furto di troppo ai danni dei pendolari.
Lo rivela una donna che, nella giornata di lunedì, ha rivelato sul gruppo Facebook "Sei di Bovisio Masciago se..." di aver subito il furto. L'ennesimo, a quanto pare: "In stazione - scrive la donna - è già la terza bici che mi rubano. Non ne posso più. E il cancello è sempre aperto: quando pensano di chiuderlo?".
C'è chi le suggerisce di recarsi dai Carabinieri per sporgere denuncia e chi, invece, le consiglia in modo altrettanto saggio di recarsi in Comune per fare presente la situazione.
La velostazione, del resto, è un'opera realizzata dalla precedente amministrazione comunale, con lo scopo di favorire l'utilizzo della bicicletta: per limitare l'utilizzo delle automobili sul territorio e per offrire ai pendolari la possibilità di arrivare comodamente in stazione senza dover fare lunghi giri alla ricerca di un parcheggio per la vettura. A una condizione, naturalmente: la velostazione doveva essere sorvegliata con una telecamera collegata direttamente con il comando di Polizia locale. E l'accesso alla struttura doveva essere regolamentato dall'utilizzo di una tessera (la Carta regionale dei servizi o altro per i non residenti).
Opera vanificata, stando al racconto della donna, da chi lascia aperto il cancelletto. Il ladro, insomma, è sempre in agguato. E la velostazione, se non offre la garanzia di diventare un luogo sicuro per lasciare la bicicletta, rischia di diventare inutile.
Lo rivela una donna che, nella giornata di lunedì, ha rivelato sul gruppo Facebook "Sei di Bovisio Masciago se..." di aver subito il furto. L'ennesimo, a quanto pare: "In stazione - scrive la donna - è già la terza bici che mi rubano. Non ne posso più. E il cancello è sempre aperto: quando pensano di chiuderlo?".
C'è chi le suggerisce di recarsi dai Carabinieri per sporgere denuncia e chi, invece, le consiglia in modo altrettanto saggio di recarsi in Comune per fare presente la situazione.
La velostazione, del resto, è un'opera realizzata dalla precedente amministrazione comunale, con lo scopo di favorire l'utilizzo della bicicletta: per limitare l'utilizzo delle automobili sul territorio e per offrire ai pendolari la possibilità di arrivare comodamente in stazione senza dover fare lunghi giri alla ricerca di un parcheggio per la vettura. A una condizione, naturalmente: la velostazione doveva essere sorvegliata con una telecamera collegata direttamente con il comando di Polizia locale. E l'accesso alla struttura doveva essere regolamentato dall'utilizzo di una tessera (la Carta regionale dei servizi o altro per i non residenti).
Opera vanificata, stando al racconto della donna, da chi lascia aperto il cancelletto. Il ladro, insomma, è sempre in agguato. E la velostazione, se non offre la garanzia di diventare un luogo sicuro per lasciare la bicicletta, rischia di diventare inutile.