Martellate in testa alla compagna, poi si suicida gettandosi dal ponte
BRIOSCO - Un'altra tragedia in Brianza dopo l'omicidio suicidio di Barlassina. Nel tardo pomeriggio di ieri un uomo ha preso a martellate in testa la compagna (ora in coma al San Gerardo). Lui, credendola morta, si è suicidato a Carate Brianza gettandosi dal ponte di Realdino.
Ha colpito ripetutamente la compagna alla testa con un martello. Poi, disperato, ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dal ponte. Dopo l'omicidio suicidio di Barlassina, un altro episodio simile scuote la Brianza.
Il fatto è accaduto in via Medici a Briosco, nel tardo pomeriggio di ieri, quando l'uomo, Cristian Redaelli di 43 anni, tornato a casa dal lavoro ha colpito ripetutamente alla testa la compagna Elena Di Rienzo con una mazza da muratore al termine di una lite scoppiata all'improvviso. Stando agli inquirenti la causa potrebbe essere una separazione in corso tra i due.
A dare l'allarme sono stati i genitori dell'uomo, che hanno udito le urla provenire dal box. Hanno fatto appena in tempo a vedere lui che si allontanava e a trovare lei ferita in gravi condizioni. E' stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza, dov'è tuttora in coma.
Lui, invece, non si è allontanato di molto. Il suo desiderio non era quello di fuggire: ha raggiunto l'alto ponte di Realdino a Carate Brianza e si è lanciato nel vuoto per togliersi la vita precipitando nella sottostante via da Vinci.
La coppia aveva due bambini piccoli, di 2 e 5 anni, che al momento della tragedia non erano in casa: erano infatti in vacanza con i nonni materni.
Il fatto è accaduto in via Medici a Briosco, nel tardo pomeriggio di ieri, quando l'uomo, Cristian Redaelli di 43 anni, tornato a casa dal lavoro ha colpito ripetutamente alla testa la compagna Elena Di Rienzo con una mazza da muratore al termine di una lite scoppiata all'improvviso. Stando agli inquirenti la causa potrebbe essere una separazione in corso tra i due.
A dare l'allarme sono stati i genitori dell'uomo, che hanno udito le urla provenire dal box. Hanno fatto appena in tempo a vedere lui che si allontanava e a trovare lei ferita in gravi condizioni. E' stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza, dov'è tuttora in coma.
Lui, invece, non si è allontanato di molto. Il suo desiderio non era quello di fuggire: ha raggiunto l'alto ponte di Realdino a Carate Brianza e si è lanciato nel vuoto per togliersi la vita precipitando nella sottostante via da Vinci.
La coppia aveva due bambini piccoli, di 2 e 5 anni, che al momento della tragedia non erano in casa: erano infatti in vacanza con i nonni materni.