Hanno dai 13 ai 15 anni i quattro ragazzini che hanno incendiato il centro di aggregazione giovanile
CESATE - I Carabinieri, visionando le immagini registrate della telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a scoprire chi ha distrutto il centro di aggregazione giovanile "Que Tal" con l'incendio doloso: sono quattro ragazzini, tra i 13 e i 15 anni, che il 26 luglio volevano fare una bravata.
Nessuno aveva dubbi sul fatto che l'incendio fosse doloso: il centro di aggregazione giovanile "Que tal", il 26 luglio, era stato distrutto in modo troppo rapido e devastante dalle fiamme. Ma il sindaco, definendola "vigliaccata", si era sbagliato: nelle intenzioni dei piromani, infatti, voleva soltanto essere una bravata.
Perché gli autori del gesto, alla fine, si è scoperto che erano quattro ragazzini tra i 13 e i 15 anni. Hanno letteralmente distrutto quello che era considerato un "oratorio laico", con Vigili del fuoco impegnati per otto ore consecutive nel tentativo di domare le fiamme, ma per loro doveva essere solo un divertimento.
I Carabinieri sono riusciti a risalire a loro, convocati poi in caserma insieme ai genitori, visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Si tratta di tre italiani e di uno straniero, due di 15 anni, uno di 14, uno di 13.
Per loro è scattata la denuncia, a esclusione del più piccolo che essendo minore di 14 anni non è ancora imputabile per legge. E' stato comunque segnalato alla Procura minorile.
Il quattordicenne, invece, ha già un precedente: due anni fa, allora dodicenne, gli era stato attribuito un altro incendio doloso, quella volta fortunatamente si era trattato solo di un cestino dei rifiuti. Stavolta, invece, un edificio distrutto, un progetto di integrazione e di crescita mandato in fumo, danni incalcolabili.
Perché gli autori del gesto, alla fine, si è scoperto che erano quattro ragazzini tra i 13 e i 15 anni. Hanno letteralmente distrutto quello che era considerato un "oratorio laico", con Vigili del fuoco impegnati per otto ore consecutive nel tentativo di domare le fiamme, ma per loro doveva essere solo un divertimento.
I Carabinieri sono riusciti a risalire a loro, convocati poi in caserma insieme ai genitori, visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Si tratta di tre italiani e di uno straniero, due di 15 anni, uno di 14, uno di 13.
Per loro è scattata la denuncia, a esclusione del più piccolo che essendo minore di 14 anni non è ancora imputabile per legge. E' stato comunque segnalato alla Procura minorile.
Il quattordicenne, invece, ha già un precedente: due anni fa, allora dodicenne, gli era stato attribuito un altro incendio doloso, quella volta fortunatamente si era trattato solo di un cestino dei rifiuti. Stavolta, invece, un edificio distrutto, un progetto di integrazione e di crescita mandato in fumo, danni incalcolabili.