Oggi i funerali dei due ragazzi finiti nel Villoresi
CESATE - Questo pomeriggio alle 14.30, nella parrocchia di San Francesco (via Concordia), il funerale di Mirko Mignosi e Davide Cortelli, i due ragazzi deceduti settimana scorsa dopo essere rimasti intrappolati nell'auto sott'acqua nel canale Villoresi a Senago.
Hanno vissuto da amici inseparabili, sono stati insieme nella tragedia e, oggi, saranno uniti anche nell'ultimo saluto: per Mirko Mignosi e Davide Cortelli, i due diciannovenni morti dopo essere finiti con la Peugeot nel canale Villoresi a Senago, è previsto un unico funerale. In programma quest'oggi, martedì 15, nella parrocchia di San Francesco alle 14.30
Davide Cortelli qui aveva vissuto prima di trasferirsi a Legnano, mentre Mirko Mignosi era residente a Caronno Pertusella. Grandi amici, da tutti descritti come bravi ragazzi con tanta voglia di vivere, erano finiti nella notte di lunedì nel canale Villoresi a Senago, rimasti intrappolati sott'acqua nell'automobile.
Con loro due ragazze minorenni che erano riuscite a liberarsi. Trasportate per accertamenti all'ospedale di Garbagnate Milanese. Per i due ragazzi, invece, liberati grazie all'intervento dei Vigili del fuoco, le condizioni erano apparse disperate fin da subito, tanto da richiedere il trasporto all'ospedale San Raffaele. Purtroppo nel giro di un paio di giorni, a ventiquattr'ore di distanza l'uno dall'altro, i medici erano stati costretti a constatare il decesso e ad arrendersi.
Davide Cortelli qui aveva vissuto prima di trasferirsi a Legnano, mentre Mirko Mignosi era residente a Caronno Pertusella. Grandi amici, da tutti descritti come bravi ragazzi con tanta voglia di vivere, erano finiti nella notte di lunedì nel canale Villoresi a Senago, rimasti intrappolati sott'acqua nell'automobile.
Con loro due ragazze minorenni che erano riuscite a liberarsi. Trasportate per accertamenti all'ospedale di Garbagnate Milanese. Per i due ragazzi, invece, liberati grazie all'intervento dei Vigili del fuoco, le condizioni erano apparse disperate fin da subito, tanto da richiedere il trasporto all'ospedale San Raffaele. Purtroppo nel giro di un paio di giorni, a ventiquattr'ore di distanza l'uno dall'altro, i medici erano stati costretti a constatare il decesso e ad arrendersi.