Zaino in spalla, solitudine e cuore aperto alla bellezza della natura: gli scatti perfetti di Matteo Marinelli
CORNATE D'ADDA - Si mette uno zaino in spalla e gira sempre da solo. O quasi. Perché a tenergli compagnia c'è l'inseparabile macchina fotografica. Matteo Marinelli, dopo un avvio come autodidatta, è oggi un fotografo naturalista coi fiocchi. Giudicate voi stessi
Avvolto dalla totale solitudine con i suoi “clic” ruba alla natura i suoi scorci più belli e intensi. Cascate, montagne, fauna selvaggia. Lui e la sua macchina fotografica, immerso in quel mondo naturale che tanto ama. Circondato dal mistero della bellezza della flora e dalla fauna che poi ci restituisce nei suoi meravigliosi scatti.
Lo ammetto: guardando quelle fotografie è scattata un po’ di invidia nei confronti del suo autore sempre in giro per l’Italia (e in passato anche per il mondo) alla ricerca della bellezza della natura da immortalare.
Questa è storia di Matteo Marinelli, 37 anni, di Cornate d’Adda che tre anni fa ha deciso di provare a realizzare quel sogno che fin da bambino cullava: diventare un fotografo naturalista.
Cresciuto in campagna, a Cornate d’Adda, in quel paese al confine tra le province di Monza e di Bergamo, dopo anni a lavorare nell’azienda di famiglia ha deciso che era arrivato il momento di aprire il cassetto e dar vita al suo sogno. “Perché la vita è solo una – ci ricorda – Dobbiamo in ogni modo provare a realizzare i nostri sogni. Anche se non è facile”.
E lui ci sta provando, con fatica, ma anche con tanto entusiasmo. “Tutto è iniziato dopo aver mostrato ad un amico qualche scatto realizzato a Lanzarote – continua –. È rimasto a bocca aperta. A quel punto ho capito che era arrivato il momento di provare davvero a trasformare la passione in lavoro”.
Matteo non ha frequentato né scuole né corsi di fotografia. Tutto da autodidatta, rincorrendo quegli attimi che solo la natura riesce a regalarci.
“Ci vuole tempo, ci vuole pazienza – precisa – E soprattutto ci vuole la solitudine. È anche per questo che faccio uscite in solitaria. Qualche volta ho perso lo scatto giusto a causa di un compagno di avventura troppo chiacchierone o rumoroso”.
Il giovane fotografo invece, zaino in spalla anche fino a 30 kg di peso, in totale solitudine si avventura sulle montagne, tra le colline o in quegli scorci marini non battuti dai turisti. Non lo spaventano anche cinque ore ininterrotte di cammino, non ha paura della pioggia (“anche se una volta durante un reportage sul Resegone ho avuto paura trovandomi nel bel mezzo di una tempesta”, ci confida): la meraviglia della natura è quell’elemento che non fa sentire la stanchezza.
Scatti davvero da lasciare a bocca aperta. Con una precisa connotazione: Matteo non fa ricorso a photoshop. “Non ho mai usato il ritocco – precisa – Utilizzo altre modalità di scatto, oppure scegliendo certi momenti della giornata quando c’è una particolare luce, oppure sfruttando l’acqua o la pioggia”.
Scatti che inebriano il cuore e la vista e soprattutto stupiscono gli osservatori quando il suo autore rivela che non sono stati immortalati dall’altra parte del mondo, ma in Italia.
“Il nostro Paese è ricco di luoghi naturali stupendi - precisa – Anche in Lombardia, anche vicino a casa lungo il fiume Adda. Bisogna avere l’occhio e il cuore giusto per trovarli e immortalarli. Ci sono luoghi dell’entroterra toscano che sembrano il Grand Canyon”.
Ci sono foto che davvero ti lasciano basito. Scorci di fiumi che ci rimandano a paesaggi asiatici e poi quando scopri che quella foto è stata scattata lungo l’Adda lo stupore aumenta. “Tutto dipende dalla luce, dalla nebbiolina che quella mattina presto c’era e aveva avvolto le sponde del fiume”.
Non solo paesaggi ma anche animali. E Marinelli attualmente è impegnato in un importante progetto. “Sto collaborando con il Consorzio Liguria Via Mare in un progetto di ricerca a lungo termine sui cetacei – continua – Accanto ai biologi immortalo questi bellissimi animali, è davvero emozionante vedere le mamme con i cuccioli”.
L’amore, la passione e la devozione che mette nel suo lavoro lo raccontano non solo le immagini ma anche l’emozione che traspare dai suoi occhi. Che brillano quando ci mostra i suoi scatti.
Pur sapendo che non è un lavoro semplice e soprattutto non sempre ti permette di arrivare a fine mese, così da doverlo affiancare a qualche scatto certamente meno emozionante. “Il mio sogno è realizzare documentari naturalistici – ci confida – Ma non è facile. Vorrei tanto realizzare un documentario dall’Antartide terra incontaminata dove la popolazione è avvolta dalla bellezza della natura, dove il freddo ti fa perdere la testa, ma dove è anche un valido alleato per concentrarsi”.
Per adesso Matteo deve però “accontentarsi” dell’altrettanto affascinante natura nostrana perché, come ci ricorda “non è tanto il luogo il segreto dello scatto perfetto quanto invece la capacità di imparare a guardarlo con occhi diversi”.
E Matteo di questa curiosità ne ha davvero tanto. Giudicate voi… Beh se poi vi riveliamo dove ha fatto queste foto rimarrete a bocca aperta, perché magari scoprirete che le ha realizzate proprio vicino a casa vostra, o in quel paese dove da anni andate in vacanza.
Se avete voglia di sognare, visitate il suo sito www.matteomarinelli.com. Vi lustrerete non solo gli occhi, ma nutrirete l’anima di pace e di emozioni.
Barbara Apicella
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