Consiglio comunale sospeso per motivi di ordine pubblico: la Lega Nord chiede le dimissioni del presidente
DESIO - Posizioni in netto contrasto tra maggioranza e Lega Nord dopo la sospensione del Consiglio comunale di giovedì per motivi di ordine pubblico. Gli esponenti del Carroccio ritengono di non doversi scusare e, anzi, chiedono le dimissioni del presidente del Consiglio comunale
La maggioranza condanna i fatti accaduti durante la seduta del Consiglio comunale di Desio, sospeso giovedì scorso per motivo di ordine pubblico. Il gruppo della Lega Nord individua il responsabile: il presidente Rocco Cicchetti. E chiede le sue dimissioni.
Da una parte e dall'altra i gruppi consiliari prendono posizione sull'accaduto. "Interrompere i lavori di un Consiglio comunale - ribadiscono dalla maggioranza -, luogo dove viene esercitata la democrazia, è un fatto gravissimo. Durante le serata di giovedì era chiaro a tutti che quanto stava accadendo aveva il plauso di alcune forze di minoranza: questo è inaccettabile. A fine marzo alcuni consiglieri dell’opposizione si sono rivolti al Prefetto lamentando il fatto che non vengono convocati le sedute. Giovedì, invece, sembravano compiaciuti di quanto stava accadendo in aula e, con il loro comportamento oltraggioso, hanno costretto il presidente del consiglio a chiedere la sospensione dei lavori per motivi di ordine pubblico".
Da una parte e dall'altra i gruppi consiliari prendono posizione sull'accaduto. "Interrompere i lavori di un Consiglio comunale - ribadiscono dalla maggioranza -, luogo dove viene esercitata la democrazia, è un fatto gravissimo. Durante le serata di giovedì era chiaro a tutti che quanto stava accadendo aveva il plauso di alcune forze di minoranza: questo è inaccettabile. A fine marzo alcuni consiglieri dell’opposizione si sono rivolti al Prefetto lamentando il fatto che non vengono convocati le sedute. Giovedì, invece, sembravano compiaciuti di quanto stava accadendo in aula e, con il loro comportamento oltraggioso, hanno costretto il presidente del consiglio a chiedere la sospensione dei lavori per motivi di ordine pubblico".
Così come aveva già sostenuto il sindaco Roberto Corti, anche dal gruppo di maggioranza viene fornita una interpretazione dei fatti: "E’ evidente che alcune forze di minoranza vogliono, con il loro comportamento antidemocratico, sovvertire il risultato elettorale dello scorso giugno 2016. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare con impegno per realizzare il nostro programma elettorale, come abbiamo sempre fatto. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro. Siamo sempre convinti che democrazia , confronto civile e dialogo vadano difesi. Chiediamo a tutte le forze politiche di dissociarsi apertamente da quanto accaduto ed invitiamo tutti ad assumere un comportamento più responsabile e attento al rispetto delle istituzioni e dei cittadini".
Se si aspettano le scuse da parte della Lega Nord, però, si sbagliano di grosso. Dal carroccio, anzi, arrivano proprio in questi giorni le richieste di dimissioni da parte del presidente Rocco Cicchetti: "Ha dimostrato di essere inadeguato al suo ruolo. Si dimetta perché le sue incapacità scaldano gli animi anziché calmarli e anche nel corso dell'ultimo consiglio comunale di giovedì il suo modo di non gestire l'aula è stato tra le cause che hanno portato alla sospensione del consiglio. Se avesse ascoltato l'ufficio di presidenza anziché affrettarsi a chiudere la seduta, si sarebbe trovata la via per riportare serenità. Ma Cicchetti fa solo quello che Corti gli ordina".
E poi un'altra critica: "Ci aspettavamo la convocazione per venerdì scorso (giorno dopo il consiglio) di una conferenza dei capigruppo, come annunciato dallo stesso presidente in aula, ma è stato stabilito unilateralmente di riunirla per martedì prossimo, dopo Pasqua. Se c'è la volontà di stemperare le tensioni bisogna dialogare e non imporre, ma soprattutto la maggioranza non deve scaricare le proprie mancanze sull'opposizione e sui cittadini".
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