Corbetta: "Controlli ambientali sull'inceneritore, un quadro a dir poco sconcertante"
DESIO - Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, chiede un'indagine epidemiologica sulla popolazione che risiede nei pressi del forno inceneritore. A suo dire, infatti, esaminando 10 anni di documenti dell'Arpa, risulterebbero decine di segnalazioni sui controlli ambientali. La presidenza di Bea, però, replica che il problema non sussiste.
Da anni si batte per la chiusura del forno inceneritore di Desio: Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, nei giorni scorsi ha depositato un'interrogazione al Pirellone per fare luce sui controlli ambientali del termovalorizzatore brianzolo.
Il consigliere pentastellato, infatti, dopo avere analizzato 10 anni di documenti dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente), sostiene sul suo blog che "ne esce un quadro a dir poco sconfortante, con decine di contestazioni, una richiesta di diffida non recepita da parte della Regione, il tutto nel silenzio assordante dei soci (Comuni e Provincia)".
Una situazione che spinge Corbetta a chiedere l'avvio di un'indagine epidemiologica sulla popolazione che risiede nelle vicinanze dell'impianto: "Se ne parla da anni, costerebbe poche migliaia di euro ma non c’è mai stata la volontà politica per realizzarla. Il PD brianzolo punta tutto sulla fusione Bea/Cem per tenere in vita per altri 15 anni un inceneritore vecchio, inquinante e del tutto inutile, che andrebbe chiuso subito".
Viste le accuse, che nel blog sono più circostanziate e supportate dalla pubblicazione di documenti, abbiamo sentito la controparte per una replica. Abbiamo ricevuto la seguente nota: "In relazione alle dichiarazioni del consigliere regionale Corbetta riportate, la presidente di Brianza Energia Ambiente SpA, Daniela Mazzuconi, dichiara di non voler replicare su questioni che riguardano precedenti amministrazioni, e ribadisce che al momento non sussiste alcun problema sulle questioni poste".
Il consigliere pentastellato, infatti, dopo avere analizzato 10 anni di documenti dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente), sostiene sul suo blog che "ne esce un quadro a dir poco sconfortante, con decine di contestazioni, una richiesta di diffida non recepita da parte della Regione, il tutto nel silenzio assordante dei soci (Comuni e Provincia)".
Una situazione che spinge Corbetta a chiedere l'avvio di un'indagine epidemiologica sulla popolazione che risiede nelle vicinanze dell'impianto: "Se ne parla da anni, costerebbe poche migliaia di euro ma non c’è mai stata la volontà politica per realizzarla. Il PD brianzolo punta tutto sulla fusione Bea/Cem per tenere in vita per altri 15 anni un inceneritore vecchio, inquinante e del tutto inutile, che andrebbe chiuso subito".
Viste le accuse, che nel blog sono più circostanziate e supportate dalla pubblicazione di documenti, abbiamo sentito la controparte per una replica. Abbiamo ricevuto la seguente nota: "In relazione alle dichiarazioni del consigliere regionale Corbetta riportate, la presidente di Brianza Energia Ambiente SpA, Daniela Mazzuconi, dichiara di non voler replicare su questioni che riguardano precedenti amministrazioni, e ribadisce che al momento non sussiste alcun problema sulle questioni poste".