Corbetta: "Ora mi aspetto le dimissioni di Gigi Ponti e dei vertici di Bea"
DESIO - A Gianmarco Corbetta non basta stringere tra le mani il pronunciamento dell'Anac, l'Anticorruzione, che ritiene irregolare la gara a doppio oggetto voluta da Brianza Energia Ambiente SpA per la sostituzione della turbina. Chiede che i responsabili si assumano le loro responsabilità: chi quelle amministrative, chi quelle politiche.
L'Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, in un fascicolo di ventuno pagine ha stabilito che la gara a doppio oggetto indetta da Brianza Energia Ambiente SpA, per la sostituzione della turbina del forno inceneritore, presenta gravi irregolarità. Gianmarco Corbetta, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che ha dato il via all'esposto, al termine di quelle ventuno pagine aggiunge una sola parola: dimissioni.
"In realta - afferma Corbetta - io non lo chiedo neanche. Spero che le persone coinvolte abbiamo la decenza di presentarle da sole dopo questo fallimento su tutta la linea".
Il riferimento è ai vertici e a tutto il management di Brianza Energia Ambiente SpA. "Compreso il nuovo presidente Mazzuconi - aggiunge Corbetta - che si è sempre difesa sostenendo che lei non aveva fatto nulla e e che sono atti di altri, in realtà non è proprio così. La gara di agosto, quella aggiuntiva per una direzione lavori inutile in quanto già compresa nella prima gara, è sotto la sua presidenza. Così come ritengo che firmando le controdeduzioni al nostro esposto abbia 'fatto sua' la posizione di chi l'ha preceduta. Delle due l'una: o condivide quanto è stato fatto, o ha firmato irresponsabilmente. Controdeduzioni che, poi, sono state demolite dall'Anticorruzione. Pertanto credo siano scontate le dimissioni, così come la richiesta danni nei confronti di chi ha emesso il bando. Mi auguro che il nuovo management che subentrerà sia più lungimirante. Bruciare i rifiuti non serve più. Rifiuti da bruciare non ci sono, si può perseguire un'altra politica di smaltimento".
Corbetta, però, al di là delle responsabilità amministrative non dimentica quelle politiche: "Gigi Ponti si dimetta. Questo documento dell'Anac certifica il fallimento del Pd brianzolo sul forno inceneritore. Un documento che è figlio di quel piano industriale del 2012, poi rivisto nel 2013, di cui Ponti è il padrino politico. La Provincia di Monza e Brianza è il maggiore azionista di Brianza Energia Ambiente SpA e, sommando le quote di Cesano Maderno, arriviamo a circa un 30% delle azioni attualmente gestite da Ponti. Spero capisca la gravità assoluta di ciò che è successo e che se ne vada. I politici hanno responsabilità su quanto è accaduto, il Partito Democratico ne ha molte di più rispetto a tutti gli altri".
"In realta - afferma Corbetta - io non lo chiedo neanche. Spero che le persone coinvolte abbiamo la decenza di presentarle da sole dopo questo fallimento su tutta la linea".
Il riferimento è ai vertici e a tutto il management di Brianza Energia Ambiente SpA. "Compreso il nuovo presidente Mazzuconi - aggiunge Corbetta - che si è sempre difesa sostenendo che lei non aveva fatto nulla e e che sono atti di altri, in realtà non è proprio così. La gara di agosto, quella aggiuntiva per una direzione lavori inutile in quanto già compresa nella prima gara, è sotto la sua presidenza. Così come ritengo che firmando le controdeduzioni al nostro esposto abbia 'fatto sua' la posizione di chi l'ha preceduta. Delle due l'una: o condivide quanto è stato fatto, o ha firmato irresponsabilmente. Controdeduzioni che, poi, sono state demolite dall'Anticorruzione. Pertanto credo siano scontate le dimissioni, così come la richiesta danni nei confronti di chi ha emesso il bando. Mi auguro che il nuovo management che subentrerà sia più lungimirante. Bruciare i rifiuti non serve più. Rifiuti da bruciare non ci sono, si può perseguire un'altra politica di smaltimento".
Corbetta, però, al di là delle responsabilità amministrative non dimentica quelle politiche: "Gigi Ponti si dimetta. Questo documento dell'Anac certifica il fallimento del Pd brianzolo sul forno inceneritore. Un documento che è figlio di quel piano industriale del 2012, poi rivisto nel 2013, di cui Ponti è il padrino politico. La Provincia di Monza e Brianza è il maggiore azionista di Brianza Energia Ambiente SpA e, sommando le quote di Cesano Maderno, arriviamo a circa un 30% delle azioni attualmente gestite da Ponti. Spero capisca la gravità assoluta di ciò che è successo e che se ne vada. I politici hanno responsabilità su quanto è accaduto, il Partito Democratico ne ha molte di più rispetto a tutti gli altri".