Due interruzioni, poi lo stop: Consiglio comunale rinviato per motivi di ordine pubblico
DESIO - Alla fine il Consiglio comunale di ieri sera è stato sospeso definitivamente e rinviato. Il presidente Rocco Cicchetti, dopo averlo interrotto due volte, prima per Forza Nuova e poi per la Lega Nord, ha ritenuto che non ci fossero più le condizioni per poter proseguire
Due sospensioni consecutive, poi la drastica decisione: Rocco Cicchetti, presidente del Consiglio comunale di Desio, ha rinviato la seduta a data da destinarsi. Motivi di ordine pubblico. E il sindaco Roberto Corti, nell'immediatezza, ha annunciato denunce. E' accaduto tutto questo, ieri sera in municipio. Anche qualcosa in più.
A fare scoppiare la prima scintilla il gruppo di Forza Nuova, entrato in aula con lo striscione per accusare la Giunta comunale di una scarsa attenzione nei confronti dei desiani, privilegiando i migranti. Cicchetti ha sospeso una prima volta la seduta.
A fare scoppiare la prima scintilla il gruppo di Forza Nuova, entrato in aula con lo striscione per accusare la Giunta comunale di una scarsa attenzione nei confronti dei desiani, privilegiando i migranti. Cicchetti ha sospeso una prima volta la seduta.
"Non c'era davvero il clima per andare avanti - commenta il sindaco -. Gente che è entrata, ha occupato la sala, gridava e urlava. I consiglieri comunali, soprattutto quelli che danno le spalle al pubblico, si sono sentiti minacciati. Purtroppo la minoranza non ha lavorato per riportare la calma. Anzi. Dai banchi dell'opposizione si sono manifestati comportamenti deprecabili e irresponsabili. Tutto lascia pensare che sia stato organizzato quanto è accaduto. Mi auguro di sbagliarmi, ma a quanto punto vorrei che l'opposizione in queste ore prenda ufficialmente le distanze".
Lo spera il primo cittadino, ma ne è poco convinto: "Dopo che il presidente del Consiglio comunale ha invitato tutti alla calma, dopo aver ricordato che non si possono esporre striscioni o bandiere in aula - prosegue Corti - che cosa succede? Ecco che la Lega Nord tira fuori la bandiera della Russia. Mi sembra un altro modo di provocare e di fomentare di nuovo il pubblico, cosa che puntualmente è successa".
Di qui la scelta di sospendere il Consiglio comunale una seconda volta, prima di decidere di rinviare la seduta a un'altra data ritenendo che, per motivi di ordine pubblico, non c'erano più i presupposti per proseguire.
"La Lega Nord la smetta di soffiare sul fuoco - afferma il sindaco -. Poi succedono queste cose. Basta dire stupidaggini e falsità. Ragioniamo sulle idee e sui programmi, anche se diversi, ma con un unico obiettivo comune".
Nella mattinata di oggi Corti ha telefonato al Prefetto per raccontare quanto è accaduto. "Farò un esposto alle forze dell'ordine - dichiara confermando quanto annunciato in serata - perché l'episodio è di una gravità inaudita. Essere costretti a sospendere la seduta di un Consiglio comunale, organo costituzionalmente eletto, è un reato penale. E' stato ricordato anche in Consiglio al pubblico presente, ma forse qualcuno ha ritenuto più opportuno uscire dalle regole democratiche".
Lo spera il primo cittadino, ma ne è poco convinto: "Dopo che il presidente del Consiglio comunale ha invitato tutti alla calma, dopo aver ricordato che non si possono esporre striscioni o bandiere in aula - prosegue Corti - che cosa succede? Ecco che la Lega Nord tira fuori la bandiera della Russia. Mi sembra un altro modo di provocare e di fomentare di nuovo il pubblico, cosa che puntualmente è successa".
Di qui la scelta di sospendere il Consiglio comunale una seconda volta, prima di decidere di rinviare la seduta a un'altra data ritenendo che, per motivi di ordine pubblico, non c'erano più i presupposti per proseguire.
"La Lega Nord la smetta di soffiare sul fuoco - afferma il sindaco -. Poi succedono queste cose. Basta dire stupidaggini e falsità. Ragioniamo sulle idee e sui programmi, anche se diversi, ma con un unico obiettivo comune".
Nella mattinata di oggi Corti ha telefonato al Prefetto per raccontare quanto è accaduto. "Farò un esposto alle forze dell'ordine - dichiara confermando quanto annunciato in serata - perché l'episodio è di una gravità inaudita. Essere costretti a sospendere la seduta di un Consiglio comunale, organo costituzionalmente eletto, è un reato penale. E' stato ricordato anche in Consiglio al pubblico presente, ma forse qualcuno ha ritenuto più opportuno uscire dalle regole democratiche".
Gualfrido Galimberti
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