La protesta della Lega: "Migranti assistiti per tre anni, gli italiani si arrangino"

DESIO - Hanno convocato una conferenza stampa, poi hanno allestito un gazebo per informare i cittadini. I militanti della Lega Nord sono infuriati per l'adesione dell'amministrazione comunale al progetto Sprar, un sostegno per i migranti nel triennio 2017-2019

Poco più di due milioni di euro nel triennio 2017-19, di cui 1 milione 900 mila euro a carico del Ministero dell'Interno e 125 mila euro che arrivano dalle casse del Comune di Desio: la Lega Nord punta il dito contro il sindaco Roberto Corti e la sua Giunta comunale per l'adesione al progetto Sprar (Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), da gestire in convenzione con il Consorzio Comunità Brianza.

Per quella che il Carroccio non esita a definire "mercificazione inaccettabile delle persone" si tratta di 45 arrivi distribuiti anche nel territorio limitrofo. A Desio, infatti, ne sono previsti 16: 10 negli appartamenti di via Prati, che già avevano fatto discutere in campagna elettorale, 6 nell'ex carcere in via Partigiani d'Italia. Altri 15 a Cesano Maderno in vicolo della Rosa, 8 a Macherio da un privato in via Cadorna, 6 a Limbiate alloggiati dalla parrocchia in via Tito Speri.

"Mi spiace che il sindaco Roberto Corti ne faccia una questione politica - afferma Andrea Villa, consigliere comunale e provinciale - affermando che i criteri per l'assegnazione degli alloggi sono stabiliti dalla Regione Lombardia in cui noi siamo in maggioranza come partito. Gli devo ricordare che l'adesione allo Sprar è stata una sua iniziativa quando, a nostro avviso, sarebbe stato meglio pensare prima agli italiani. Mi risulta che in città abbiamo una lista d'attesa di circa 200 persone per l'accesso alle case comunali. Gli italiani, però, in questo periodo di crisi devono arrangiarsi come possono. Per i profughi, che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno alcun titolo per essere accolti, saranno garantiti tre anni di vitto e alloggio".


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