Nasce "Casa Nicoletta": per l'accoglienza di mamma e bambino

DESIO - Da qualche giorno in via XXV Aprile 1/a, è aperta "Casa Nicoletta": si tratta di un appartamento con otto posti letto destinato all'accoglienza temporanea di mamme in difficoltà con i loro bambini. L'idea nasce anche grazie al lascito testamentario di Maria Nicola De Carolis.

Si chiama "Casa Nicoletta", è un appartamento situato in via XXV Aprile 1/a e ha una particolarità: da qualche giorno è un alloggio destinato all'accoglienza temporanea di mamme in difficoltà con i loro bimbi.

Un'idea che nasce grazie anche al lascito testamentario di Maria Nicola De Carolis, desiana mancata nel 2009 a soli 57 anni.  Ha 8 posti letto ed entra a far parte della rete di luoghi del territorio intercomunale dedicati all'emergere di nuove fragilità e bisogni sociali di cui fanno già parte Cascina Costa Alta (Monza), Centro Botticelli (Lissone) e tre altri appartamenti di cui uno sempre a Desio e due a Lissone e Seregno.

Il Comune di Desio, insieme alla Coperativa Meta ne ha finanziato la ristrutturazione, grazie anche a un co-finanziamento della Fondazione Cariplo. Verrà gestita da uno staff operativo messo a punto attraverso il lavoro collaborativo tra l'assessoarto alle Politiche sociali di Desio, la Cooperativa Meta (Monza), l'Associazione Natur& onlus (Seveso), l'associazione Casa di Mamre (Desio) e il Consorzio Comunità Brianza.

"Oggi 'Casa Nicoletta' - afferma il sindaco Roberto Corti -  rappresenta l'esempio concreto di un percorso che sta lentamente arrivando a compimento e che abbiamo intrapreso insieme alle associazioni per risolvere i nuovi bisogni che stanno crescendo sul territorio. Il lavoro di rete è doppiamente prezioso: da un lato ha un effetto moltiplicatore delle risorse a disposizione dei cittadini e, dall'altro, consente una gestione davvero efficace delle risorse disponibili".

"Il modello operativo delle case di accoglienza che, insieme alla rete Artemide dedicata alle donne, e ad altre realtà operative, istituzionali e non, stiamo mettendo in campo - sottolinea Francesca Biella, assessore alle Politiche sociali - è diversificato a seconda dei bisogni espressi e delle condizioni di partenza delle persone: alcune strutture sono dedicate a single, altre a donne sole, altre ancora a donne con i loro figli o a famiglie. Le persone contribuiscono a seconda della loro condizione al pagamento delle spese di accoglienza temporanea. Alcune sono del tutto autonome, anche dal punto di vista economico, altre invece hanno bisogno di un accompagnamento costante nella loro messa a punto personale di un nuovo progetto di vita. Con tutte si fa un patto e si cammina insieme".