Pedemontana, Tripiedi: "A Desio tre colline, una alta come un palazzo di 15 piani"

DESIO - L'onorevole Davide Tripiedi indignato per la proposta di lasciare sul posto la terra di scavo di Pedemontana, creando di fatto delle "Pedemontagne". In città l'impatto sarebbe quello di tre colline: una alta come un palazzo di 15 piani

Rischio bonifiche e paesaggio snaturato: Davide Tripiedi, il parlamentare di Desio del Movimento 5 Stelle, è incredulo di fronte alla possibilità che con la terra di scavo di Pedemontana possano essere realizzate alcune colline.

"Visto che Pedemontana ha bilanci profondamente in rosso, si è pensato bene di risparmiare soldi e tempo con l’assurdo giochetto delle 'Pedemontagne'.  In questo modo risparmiano sullo spostamento terra. Invece che trasportarla da un punto A ad un punto B lontano, vogliono utilizzare la tecnica del 'Km 0' scavando la terra da quella che diverrà la futura sede stradale accatastandola a fianco fino a formare delle colline. Intorno alla mega area di sosta a Desio, hanno previsto tre colline di 30, 32 e 46 metri di altezza, quest’ultima alta quanto un palazzo di 15 piani".

Per il parlamentare, però, le conseguenze non sono di poco conto: "Vogliono risparmiare sui costi delle bonifiche delle terre inquinate. Prevedono di coprire con la tecnica del 'capping', in sintesi con degli enormi teloni, le terre inquinate sulle quali poi andranno a posizionare terra che andrà a formare le colline. E quindi se anche bonificassero i terreni inquinati dalla diossina che andranno per forza spostati per allargare la sede stradale esistente della superstrada Milano-Meda, sarebbe un costo di bonifica decisamente minore rispetto a quello preventivato per l’intera area".

Ma la tecnica del "capping” e successivo posizionamento di una collina, secondo Tripiedi è riproposta in maniera del tutto folle su altre terre inquinate come la discarica della ‘ndrangheta di via Molinara a Desio: "Quell’area – fa notare Tripiedi – non va semplicemente coperta ma deve essere necessariamente bonificata. Se non si procede in questa maniera, i rifiuti tossici sversati per anni dalla malavita organizzata in quel sito percoleranno entrando nelle tubature sottostanti che trasportano acqua ad uso domestico destinate alle abitazioni".       

E poi, naturalmente, il discorso dell'impatto sul paesaggio: "Vogliono risparmiare sui costi per le opere di mitigazione e compensazione ambientale previste. Nei casi specifici delle 'Pedemontagne', prendono della terra, la spostano di qualche metro e fanno delle colline che poi diventeranno verdi e il giochetto è fatto. Così facendo, invece di valorizzare e proteggere il poco verde rimasto si preferisce stravolgere in maniera drastica e del tutto innaturale la morfologia e l’ecosistema di una pianura da sempre sin troppo devastata come quella Padana".

«Noi del M5S – conclude il deputato desiano – continuiamo a chiedere di fermare immediatamente l’opera. In alternativa, da sempre proponiamo una seria politica che incentivi l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico migliorando l’esistente, creando al tempo stesso una cultura che invogli il cittadino al suo utilizzo. Questa è l’unica soluzione per evitare follie come quella delle 'Pedemontagne'".


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