Rapina a Desio: fermo di polizia per un trentottenne di Seregno

DESIO - I Carabinieri della Compagnia di Desio hanno portato in carcere un trentottenne di Seregno, considerato l'autore della rapina messa a segno lunedì pomeriggio in piazza Conciliazione. Notato nei pressi di una banca a Paderno, è stato inseguito e bloccato a Senago

In quarantott'ore i Carabinieri della Compagnia di Desio hanno consegnato alla giustizia l'autore della rapina commessa lunedì in città con tanto di ferite di coltello al direttore della filiale: si tratta di un uomo di 35 anni residente a Seregno, individuato nel pomeriggio di oggi a Paderno Dugnano e inseguito fino a Senago, dove sono poi riusciti a bloccarlo definitivamente. L'uomo è attualmente sottoposto a fermo di indiziato di delitto.

La rapina era avvenuta lunedì pomeriggio poco prima delle 16.30 in piazza Conciliazione. L'uomo era entrato a volto scoperto con un coltellino in mano, pretendendo che il personale dipendente aprisse la cassaforte temporizzata. Quando aveva capito che non era possibile eseguire il suo ordine, aveva preso qualche euro ed era fuggito dopo aver ferito superficialmente alle gambe il direttore.

Questa mattina la stessa persona è stata notata da una pattuglia di Carabinieri mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi di un istituto bancario a Paderno Dugnano in via Reali. Subito i militari si sono accorti anche della somiglianza con il rapinatore di Desio: quando si sono avvicinati per un controllo, lui è salito però frettolosamente sull'auto per la fuga.

Ha imboccato via Volta di Senago sempre con i militari alle costole. Poi, imboccata una traversa di via Don Rocca, non ha esitato ad abbattere la sbarra che ne impediva l'accesso, ma ha avuto un'amara sorpresa: si è ritrovato in un cortile chiuso. Non si è tuttavia arreso: ha tentato la disperata fuga a piedi ma, mentre cercava di scavalcare il cancello, è rimasto incastrato con il pantalone sullo spuntone. Facile a quel punto per i militari raggiungerlo e bloccarlo.

Accompagnato in caserma, in seguito al raffronto dello stesso con le immagini raccolte presso la banca ove aveva consumato la rapina, è stato riconosciuto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto.


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