Senza patente e ubriaco aveva ucciso una bambina di 8 anni: il romeno evaso da Desio scovato e arrestato a Dublino

DESIO - E' riuscito a nascondersi per oltre un anno: Daniel Domnar, il romeno evaso dagli arresti domiciliari in città dopo essere stato ritenuto colpevole delle morte di una bambina di 8 anni, incidente avvenuto mentre lui guidava ubriaco, drogato e senza patente, è stato scovato e arrestato nei sobborghi di Dublino. Ora l'estradizione.

La latitanza di Daniel Domnar, romeno di 23 anni, è finita: dopo l'evasione dagli arresti domiciliari a Desio, grazie a una brillante attività d'indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza sono riusciti a farlo arrestare dalla Polizia irlandese nei sobborghi di Dublino.

L'uomo, pregiudicato, era finito sulle pagine dei giornali nazionali il 26 dicembre 2013 quando, sotto l'effetto di droghe e di alcol, al volante di una Ford Ka, sprovvisto di patente di guida, aveva provocato un incidente stradale nel Comune di Aprilia (Latina) in cui era morta la piccola Stella Manzi di soli otto anni.

Rinchiuso nel carcere di Velletri, nel luglio 2014 gli erano stati concessi gli arresti domiciliari a Desio, presso l'abitazione della madre. Il 10 novembre 2014, però, era evaso facendo perdere le sue tracce. Inutili le ricerche condotte dai militari per riacciuffarlo.

A riflettori spenti, però, i Carabinieri del gruppo di Monza hanno continuato a lavorare per riconsegnarlo alla giustizia. Il Nucleo Investigativo ha indagato a fondo e per lungo tempo nella vita del latitante e della sua cerchia familiare e relazionale, individuando le utenze telefoniche in uso a numerosi soggetti ed esaminando i tabulati del traffico telefonico. Nel corso delle complesse indagini, estese anche al “mondo web”, è stato individuato il profilo “Facebook” utilizzato sotto falso nome dal latitante, che è quindi stato localizzato, grazie alla collaborazione del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma, Ufficio Tecnologie Informatiche, nell’area metropolitana di Dublino.

I Carabinieri hanno poi avviato immediatamente le procedure per la internazionalizzazione del provvedimento di cattura, necessario per la successiva estradizione in Italia, ottenendo il mandato di arresto europeo, applicato dal Ministero della Giustizia. 

La fondamentale sinergia con l’Ufficio italiano dell’Interpol ha consentito di avviare un costante scambio informativo con le autorità di polizia irlandesi che, finalmente, il 10 febbraio, hanno localizzato e arrestato il ricercato a Blanchardstown, un sobborgo di Dublino, dove si nascondeva presso alcuni connazionali.