Tiki Taka Academy e Milan: lavoro di squadra per i bambini autistici
DESIO - Davvero un gran successo per l'iniziativa organizzata dalla Tiki Taka Academy, in collaborazione con la Fondazione Milan e l'assessorato alle Politiche sociali: tanta gente e, soprattutto, tanto interesse dimostrato dai partecipanti all'incontro che si è svolto ieri in municipio sui bambini autistici nello sport.
Ieri sera in municipio a Desio c'erano le mamme del gruppo #divertiamocituttiinsieme e altre, arrivate anche dai Comuni limitrofi. C'erano i formatori e i dirigenti del Tiki Taka Camp e di altre società sportive di Desio e della zona. C'erano universitari e altri giovani, che stanno affrontando il tema nel loro percorso di studio o di volontariato. C'erano esponenti del mondo dell'associazionismo. C'erano le autorità, dal sindaco Roberto Corti all'assessore Franca Biella, dal direttore generale del Consorzio Desio Brianza Angelo Colombo ad alcuni consiglieri comunali. C'era un campione dello sport in carrozzina, Ivan Ghironzi. E c'era il Milan.
Tutti insieme, a fare squadra, ognuno con le sue sensibilità e competenze, con le sue esperienze e i suoi dubbi, le sue domande e i suoi obiettivi, per cercare di comprendere meglio il fenomeno autismo e per dare ai bambini autistici la possibilità di crescere e migliorare, inseriti in un ambiente sportivo.
Una sfida difficile e affascinante, lanciata per prima, a Desio, dalla Tiki Taka Academy, l'accademia di formazione per allenatori, educatori e famiglie, creata da Brianzatornei. “Perché il nostro obiettivo è quello di arrivare a uno sport completamente senza barriere – hanno spiegato i referenti – e questa è una tappa del percorso che abbiamo intrapreso da un paio di anni, per far sposare sport e sociale: a misura di bambini, tutti i bambini, e al servizio delle famiglie”.
La serata – promossa in collaborazione con il Comune - ha visto la prestigiosa partecipazione del Milan: “Il nostro obiettivo – ha detto Agnese Sala, di Fondazione Milan – è dare una opportunità a tutti i bambini di divertirsi e crescere, insieme, senza differenze. Crediamo che lo sport, in questo senso, sia fondamentale”.
Francesca Pietra di Milan Junior è entrata nel merito degli Special Soccer Camp promossi a questo scopo, che negli ultimi anni hanno incluso oltre 70 bambini con diabete, autismo e varie forme di disabilità: “E' una sfida bellissima, ma anche difficile – ha spiegato -. E' un percorso che va studiato, approfondito, per questo noi abbiamo allestito una equipe di medici, psicologi, specialisti, per fare andare di pari passo sport e disabilità”. I camp con l'inserimento di bambini autistici (24 in totale) lo scorso anno sono stati realizzati, insieme a Progetto AITA Onlus, a Milano e Napoli: “Fondamentale è la formazione degli allenatori – ha sottolineato l'esponente del club rossonero -, come la creazione di un ambiente realmente inclusivo. Poi occorre capire bene quali sono i bambini più adatti, per partecipare a queste attività, e parlare in maniera chiara e trasparente con tutti i genitori”. “Per ottenere dei miglioramenti è fondamentale un percorso di almeno 2 settimane – ha detto -: i risultati si sono visti, c'è chi è migliorato molto sotto l'aspetto coordinativo motorio e soprattutto chi ha preso coraggio, chi ha sbloccato dei blocchi che aveva nel mangiare, chi ha superato la paura del pallone e se ne è innamorato, sostituendolo ai videogiochi”.
Due video, con le parole dei bambini, hanno mostrato la “Grande Bellezza” di queste iniziative senza barriere, senza differenze.
In apertura, Davide Biggi, responsabile dei servizi per la disabilità del Consorzio Desio Brianza ha dato un quadro del fenomeno sul territorio, dove i dati sono in crescita. Nelle scuole desiane ci sono oggi 19 bambini con spettro autistico, contro i 17 dello scorso anno e 15 del precedente. Tra i Comuni aderenti al Consorzio sono 73 (contro i 63 dell'anno prima). “Sono numeri in crescita – ha spiegato – e noi cerchiamo di aiutare questi bambini, e le famiglie, con vari servizi. Lo sport è una proposta nuova, che ci interessa e apprezziamo molto”.
Quindi Eugenia Del Prete, pedagogista che collabora con l'associazione Ortica ha spiegato “chi sono” i bambini autistici – anche se ogni bambino è a suo modo unico e non si può generalizzare – quali difficoltà vivono, quali emozioni provano e qualità hanno, “sorridono sempre”, ha sottolineato. Poi ha spiegato i benefici, per loro, di praticare uno sport: “Imparare a rispettare le regole, anche le più semplici, come il rispetto dei turni. Migliorare l'attenzione, l'interazione con gli altri”.
Al momento, i pochi bambini autistici che praticano sport si cimentano in discipline individuali, il nuoto, l'atletica, le arti marziali. Pochissimi in sport di squadra, dove le difficoltà aumentano. Questa è la sfida di Tiki Taka Camp – che questa estate inserirà alcuni bambini nel proprio camp estivo – e del Milan, che è già su questa strada. La serata è servita per stimolare anche altre società a fare altrettanto, con un percorso strutturato. “Non lasciamoli fuori”, l'appello lanciato dalla pedagogista e condiviso da tutti i presenti.