Cade un cornicione in strada: il Comune aveva detto no al proprietario che voleva fare manutenzione?

MEDA - Poteva trasformarsi in tragedia quanto è accaduto ieri sera verso le 20 in via Como. Un pezzo di cornicione del peso di un quintale è crollato sull'asfalto. Il sindaco ha avviato verifiche interne in municipio: pare che qualche mese fa sia stata negata al proprietario la possibilità di mettere i ponteggi per fare la manutenzione

Un pezzo di cornicione, del peso di un quintale, che si abbatte pesantemente a terra. E' andata davvero bene ieri sera a Meda verso le 20, visto che in via Como non stava transitando nessuno all'altezza del civico 27 quando è accaduto l'incidente. Se ci fosse stato un pedone, ora saremmo qui a parlare di tragedia.

Difficile, tuttavia, stabilire quanto l'accaduto possa essere definito imprevedibile. Pare, infatti, che il proprietario dell'abitazione in estate abbia chiesto al Comune la possibilità di fare intervenire un'impresa con i ponteggi per fare manutenzione e che, in risposta, abbia ottenuto un diniego: niente occupazione di suolo pubblico.

A rivelarlo è il sindaco Gianni Caimi, che una volta appresa la notizia del crollo del cornicione, ha chiesto aggiornamenti agli uffici: "Datemi il tempo di fare verifiche interne - afferma il primo cittadino - ma dalle prime informazioni raccolte pare che al cittadino sia stata negata la possibilità di intervenire. Se questo dovesse trovare conferma, lo troverei sconcertante. Lasciatemi fare chiarezza e, insieme, tirare un sospiro di sollievo perché l'incidente per fortuna non si è trasformato in disgrazia".

A cadere dal tetto dell'abitazione è stato un blocco di cemento largo circa un metro. Subito dopo l'accaduto è intervenuta la squadra dell'ufficio tecnico comunale, per fare transennare l'area e per chiamare un'impresa sul posto: è stato staccato un altro pezzo di cornicione giudicato a rischio caduta.

Stamattina, dalle prime ore, subito al lavoro l'impresa chiamata dal proprietario per mettere mano al danno con urgenza. Ponteggi in strada. Stavolta l'intervento è stato giudicato "urgente e non differibile".


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