Cerca di far saltare il Bancomat in provincia di Pordenone, il pregiudicato di Meda finisce in manette
MEDA - Colpo fallito e manette ai polsi: un uomo di 36 anni residente in città, originario di Seregno, è stato arrestato a Zoppola, in provincia di Pordenone, dai Carabinieri della stazione di Sacile. Aveva cercato di far saltare il Bancomat della "Friul Banca Ovest" insieme a due complici del posto.
Fallisce il colpo al Bancomat e poco dopo è raggiunto dai Carabinieri che lo portano in carcere: davvero una serata da dimenticare quella di martedì per un uomo di 36 anni, originario di Seregno ma residente a Meda, impegnato in un "colpo in trasferta" in provincia di Pordenone.
Il medese, insieme a due uomini del luogo, uno di 41 e l'altro di 45 anni, ha preso di mira il Bancomat della "Friul Ovest Banca" nella cittadina di Zoppola. Ma mentre erano impegnati nella loro impresa, è scattato l'allarme sonoro dell'istituto di credito. Subito scappati, i tre sono stati intercettati da una pattuglia dei Carabinieri di Sacile.
Durante la perquisizione i militari hanno trovato a bordo dell'auto un ordino rudimentale a innesco elettrico, polvere nera, arnesi da scasso, un passamontagna e una maschera di Carnevale.
Altro materiale, per fabbricare ordigni, è stato trovato a casa del malvivente di 45 anni: tutto consegnato agli artificieri di Udine perché possa essere analizzato e, eventualmente, ricollegato ad altri colpi avvenuti in zona.
I tre sono stati portati al carcere di Pordenone e messi a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'accusa è quella di porto e detenzione di ordigni esplosivi, furto aggravato in concorso.
Il medese, insieme a due uomini del luogo, uno di 41 e l'altro di 45 anni, ha preso di mira il Bancomat della "Friul Ovest Banca" nella cittadina di Zoppola. Ma mentre erano impegnati nella loro impresa, è scattato l'allarme sonoro dell'istituto di credito. Subito scappati, i tre sono stati intercettati da una pattuglia dei Carabinieri di Sacile.
Durante la perquisizione i militari hanno trovato a bordo dell'auto un ordino rudimentale a innesco elettrico, polvere nera, arnesi da scasso, un passamontagna e una maschera di Carnevale.
Altro materiale, per fabbricare ordigni, è stato trovato a casa del malvivente di 45 anni: tutto consegnato agli artificieri di Udine perché possa essere analizzato e, eventualmente, ricollegato ad altri colpi avvenuti in zona.
I tre sono stati portati al carcere di Pordenone e messi a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'accusa è quella di porto e detenzione di ordigni esplosivi, furto aggravato in concorso.