Elezioni, Caimi: "Non lasciamo che la città ricada nella mediocrità"
MEDA - Il sindaco uscente Gianni Caimi, a pochi voti dal ballottaggio con Luca Santambrogio, scrive una lettera aperta ai cittadini per chiedere fiducia. Spiega la sua idea di città e invita a riconsiderare com'è stata amministrata la città prima del suo insediamento
A pochi giorni dal ballottaggio il sindaco Gianni Caimi richiede il voto ai cittadini di Meda per dare continuità all'azione amministrativa avviata, in mezzo a mille problemi per quel voto di differenza rispetto al rivale Giorgio Taveggia, cinque anni fa.
Una lettera aperta in cui riassume quanto è stato fatto dalla sua amministrazione e qual è la sua idea di città. Uno scritto che, diffuso alla stampa, riproponiamo qui integralmente qui di seguito:
Cara concittadina e caro concittadino, tutti i giorni, mentre vado nel mio ufficio in sella alla mia bicicletta, attraverso una città che molti definiscono piatta, decadente, stanca. “A Meda non c’è nulla di interessante”, sento spesso dire. Non credo sia così! Il mio impegno è stato quello di ribaltare questa impressione, lavorando a fianco delle associazioni, degli imprenditori, delle società sportive e dei cittadini.
Una lettera aperta in cui riassume quanto è stato fatto dalla sua amministrazione e qual è la sua idea di città. Uno scritto che, diffuso alla stampa, riproponiamo qui integralmente qui di seguito:
Cara concittadina e caro concittadino, tutti i giorni, mentre vado nel mio ufficio in sella alla mia bicicletta, attraverso una città che molti definiscono piatta, decadente, stanca. “A Meda non c’è nulla di interessante”, sento spesso dire. Non credo sia così! Il mio impegno è stato quello di ribaltare questa impressione, lavorando a fianco delle associazioni, degli imprenditori, delle società sportive e dei cittadini.
Oggi, si comincia a vedere quella Meda vivace, brillante, allegra e accogliente che ho sempre sognato e che può tornare a crescere economicamente. Una Meda internazionale! … se lo merita.
Ti scrivo, quindi, a pochi giorni dal ballottaggio di domenica 25 giugno perché il futuro della nostra città è nelle tue mani. Il volto della nostra Meda sta cambiando: abbiamo iniziato la trasformazione del centro città, riportato la gente ad uscire di casa e ad incontrarsi in piazza, a partecipare alla vita del palazzo. Pensa! Stiamo facendo tutto questo con quel poco che abbiamo avuto a disposizione e con l’eredità delle giunte di centrodestra che ora ci affrontano. Cosa avremmo potuto fare con le disponibilità che hanno avuto altri?
Si sono alternati al governo della città lasciandola nelle condizioni che tu ben conosci. Sono stati rivali per 30 anni e alleati da 30 giorni! Come possono convincerci che ora non passeranno il loro tempo a trovare compromessi o equilibri politici? Un assessore per ogni colore. Il nostro è un percorso nuovo, vivace. Abbiamo capito da chi lavora nelle nostre aziende che i confini del rilancio non sono quelli comunali ma sono quelli della nostra voglia di cambiare. Essere medesi non significa arroccarsi nel fortino; essere medesi significa vantarsi delle nostre capacità, della nostra dedizione al lavoro e del nostro coraggio imprenditoriale.
La nostra credibilità passa dalle promesse mantenute e dall’umiltà di ammettere la sconfitta quando non siamo riusciti a mantenerle. Il bilancio che lasciamo a fine mandato è la prova della concretezza del nostro lavoro. Abbiamo fatto esattamente quello che avresti fatto tu con la tua famiglia. “Riportare la macchina in strada”. Per riuscire in questa impresa siamo rimasti in comune ogni giorno, a disposizione di chiunque avesse bisogno. Meda non può permettersi un sindaco a mezzo servizio! Noi possiamo partire subito!
Abbiamo progetti pronti, finanziati; abbiamo ripreso le fila di quegli interventi lasciati in sospeso dai privati, dalle istituzioni. Vuoi che tutto questo si fermi ancora per anni e si ricominci a discutere di nuovo? Non ci possiamo permettere il lusso di ricominciare da capo. Io non ce la faccio. È per questo motivo che ti chiedo di far parte di questa squadra e darci il tuo voto. Realizza con noi questo sogno: sei l’elemento fondamentale che può fare la differenza. Voglio rivolgermi anche a coloro che sono sfiduciati, esasperati e arrabbiati: non esistono soluzioni semplici, non è sufficiente scrivere “ci impegneremo” sul programma elettorale.
Amministrare è un compito duro. Ho visto da vicino la difficoltà, il disagio e le fragilità della nostra comunità. Non ho l’arroganza di dire che risolveremo tutto, ma stai pur certo che coinvolgeremo anche chi ha responsabilità di governo e si è reso disponibile a lavorare con noi. Siamo pronti ad assumerci di nuovo la responsabilità di portare a termine un programma di cambiamento, condividendo con te i risultati.
Se il sogno che abbiamo è anche il tuo, fai la croce su Gianni Caimi e non lasciare che Meda ricada nella mediocrità.
Gianni Caimi
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