Il sospetto di Sinistra e Ambiente: tigli abbattuti per fare posto a parcheggi più ampi
MEDA - Ancora l'abbattimento dei tigli di via Seveso sotto i riflettori. Le associazioni ambientaliste hanno chiesto un incontro all'amministrazione comunale per comprenderne i motivi. Nel frattempo il gruppo di Sinistra e Ambiente rivela i suoi sospetti sulla vicenda
Sono state zitte per un po' cercando di comprendere i motivi. Ma, alla fine, non ne hanno trovati: le associazioni ambientaliste, a fronte dell'abbattimento dei tigli a Meda in via Seveso, hanno chiesto un incontro all'amministrazione comunale.
Il gruppo di Sinistra e Ambiente sospetta quali siano le ragioni dell'abbattimento: forse i risparmi, forse la semplificazione degli interventi, forse la realizzazione di parcheggi più ampi. Qui di seguito il comunicato che è stato diffuso alla stampa:
Seppur con un poco di ritardo dovuto alla pausa estiva, non possiamo esimerci dal commentare amaramente il taglio dei tigli di via Seveso abbattuti dall'Amministrazione Comunale Caimi in data 13 agosto. Si tratta di una dozzina di alberi lì dimoranti da circa 35-40 anni, a quanto ci risulta sani e dalle dimensioni tali da non dare preoccupazione rispetto alla loro stabilità nel rapporto tra la superficie di chioma e l'apparato radicale. Appare inoltre decisamente una "furbata" la scelta del 13 agosto come data per il taglio, probabilmente per evitare qualsivoglia clamore, azione o richiesta di confronto e ripensamento da parte dei cittadini.
Il gruppo di Sinistra e Ambiente sospetta quali siano le ragioni dell'abbattimento: forse i risparmi, forse la semplificazione degli interventi, forse la realizzazione di parcheggi più ampi. Qui di seguito il comunicato che è stato diffuso alla stampa:
Seppur con un poco di ritardo dovuto alla pausa estiva, non possiamo esimerci dal commentare amaramente il taglio dei tigli di via Seveso abbattuti dall'Amministrazione Comunale Caimi in data 13 agosto. Si tratta di una dozzina di alberi lì dimoranti da circa 35-40 anni, a quanto ci risulta sani e dalle dimensioni tali da non dare preoccupazione rispetto alla loro stabilità nel rapporto tra la superficie di chioma e l'apparato radicale. Appare inoltre decisamente una "furbata" la scelta del 13 agosto come data per il taglio, probabilmente per evitare qualsivoglia clamore, azione o richiesta di confronto e ripensamento da parte dei cittadini.
Alcuni hanno parlato di distanza dai confini delle abitazioni vicine insufficiente. Già ma perché solo ora ci si accorge di ciò? Abbiamo la netta impressione che l'amministrazione abbia in modo superficiale e semplicistico, scelto la strada più economica per limitare i costi derivanti da una corretta manutenzione del verde.
Per consentire una crescita equilibrata di un albero in un ambiente urbano servono infatti interventi programmati di potatura, normalmente consistenti in operazioni di spuntatura, speronatura, diradamento, taglio di ritorno. Il tutto eseguito nel periodo adatto durante il riposo vegetativo dell'albero, orientativamente compreso fra dicembre e marzo.
Tralasciando la prima parte delle affermazioni dell'assessore alle Attività Produttive, all'Ambiente e all'Economia Sostenibile, Claudio Salimbeni, sulla sua pagina fb, affermazioni che non ci risultano aderenti alla realtà visto che buona parte dei residenti si è giustamente risentita per il taglio effettuato e non per altro, egli scrive anche che l'ipotesi era di potare le piante per abbassarle ma i tecnici incaricati ci hanno suggerito di procedere all'abbattimento totale perché la potatura totale le avrebbe comunque portate sicuramente a morte. Inoltre, in questo caso, bisognava reintervenire nuovamente per rimuovere i tronchi con ulteriore spesa".
Premesso che sarebbe interessante sapere (e vederne i contenuti) se i "tecnici incaricati" hanno steso una relazione scritta per capire gli elementi su cui basavano le valutazioni che hanno portato a questa drastica scelta, da quanto scrive Salimbeni risulta però evidente che precedenti e ordinari interventi di potatura non sono stati con ogni probabilità predisposti e effettuati nei periodi adatti da chi di competenza, tanto dal ritrovarsi dinanzi ad alberi dove una potatura ne avrebbe determinato la morte.
Difficile aspettarsi qualcosa di diverso perché se si sceglie di potare "totalmente" un albero ad agosto, nel pieno del suo ciclo vegetativo, il risultato non può che essere nefasto.
Opportuno sarebbe dunque considerare anche il rispetto di una costante, puntuale, continua e corretta manutenzione degli alberi tra i compiti e gli obiettivi che concorrono a far raggiungere quel "premio di risultato" dirigenziale generosamente elargito ogni anno.
Insomma invece di una cura e di una manutenzione parsimoniosa delle piante per goderne dei benefici, quest'amministrazione ha scelto una soluzione disastrosa, privandoci, con il taglio degli alberi oltrechè delle azioni positive da essi esercitate, anche di una parte rara di arredo di verde urbano, sempre più scarso, sempre meno di qualità.
Certo, ora hanno già raccontato che ci sarà una ripiantumazione, ma passeranno anni, decenni prima che un alberello messo a dimora dia gli stessi benefici di un esemplare d'alto fusto. Sarà in ogni caso una fase di "allevamento" da seguire con attenzione evitando lo stato d'abbandono, magari per "risparmiare".
Ci permettiamo di sottolineare che le casse comunali, dopo l'inasprimento fiscale con le aliquote applicate alle imposte portate al massimo livello e il conseguente avanzo positivo, consentono (e consentivano) anche la cura del verde.
Lo ribadiamo, il taglio di via Seveso è totalmente ingiustificato e alimenta in noi qualche ..... sospetto sulle reali motivazioni: risparmio, semplificazione degli interventi e .... posteggi più ampi.
Sinistra e Ambiente
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gianni :
Anche perché si scopre oggi che le piante sono state abbattute perché troppo vicine agli edifici e quindi non potranno esservi ripiantumaziini. Ma non potevamo essere richiesti abbattimenti di alberi con più di 20 anni, per intervenuta usicapione. | lunedì 05 settembre 2016 12:00 Rispondi