A meno di una settimana dal voto il Comune di Meda si avvicina all'appuntamento elettorale con una certezza: non finirà come l'altra volta. Non tanto per chi riguarda il nome del vincitore, perché il pronostico è davvero difficile, quanto per il dato numerico. Se un sindaco che vince con un margine di un voto accade una volta sola nella storia di una comunità, è davvero difficile che possa accadere addirittura due volte di seguito. 

E, a dire il vero, il risultato non era stato bello per lo sconfitto, ma nemmeno per il vincitore: perché tra ribaltoni e aule di tribunale, alla fine ci ha rimesso davvero l'attività amministrativa e, alla fine, le conseguenze sono ricadute sui cittadini.

Ora i due contendenti ci riprovano, ma dovranno guardarsi anche da altri due candidati davvero agguerriti e da condizioni un po' cambiate.

Gianni Caimi (supportato dalla "Lista civica Gianni Caimi Sindaco" e dal Partito Democratico) non si presenta più come outsider che non ha nulla da perdere. E' il sindaco uscente, chiede la fiducia agli elettori per completare il disegno di città che ha in mente con la coalizione. Si ripresenta anche Giorgio Taveggia, quello che l'altra volta si era seduto all'opposizione per un solo voto di differenza, ma dopo avere abbandonato la Lega Nord: è infatti il candidato delle liste "Lega Taveggia Sindaco" e "Progetto Meda - Il Movimento Civico". L'alleanza delle liste civiche già presenti in Consiglio comunale, invece, ha portato alla candidatura di Vermondo Busnelli: sarà sostenuto dalla "Lista Civica per Meda" e da "Meda per Tutti", svincolato dai partiti e con un bagaglio d'esperienza di cinque anni vissuti intensamente tra i banchi dell'opposizione. Infine Luca Santambrogio, il candidato del centrodestra: per lui si sono unite le liste di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Civiltà Italiana.

Complessivamente 4 candidati sindaci, 10 liste per un totale di 157 persone tra cui scegliere per esprimere la propria preferenza.