Lega Nord: "Senza il sottopasso Fnm niente area commerciale all'ex Medaspan"

MEDA - Il gruppo della Lega Nord, ribadendo la sua contrarietà all'intervento nella ex Medaspan, per le ripercussioni che genererà sulla viabilità cittadina, evidenzia le prescrizioni della Regione Lombardia: la realizzazione del sottopasso ferroviario è propedeutica all'apertura del centro commerciale.

Si parla ancora di AT1, ovvero il progetto di riqualificazione della ex Medaspan. E, onestamente, se ne parlerà ancora per parecchio viste le ripercussioni che l'intervento avrà, nel bene e nel male, sulla quotidianità del territorio cittadino. Il gruppo consiliare della Lega Nord, però, punta il dito su un aspetto che ha sempre evidenziato: la viabilità. E fa presente che, su precisa richiesta della Regione Lombardia, senza la realizzazione del sottopasso alla linea ferroviaria, non ci sarà alcuna apertura del centro commerciale. La Lega Nord lo spiega più diffusamente nel dettaglio con un comunicato che ha diffuso alla stampa:


Variante area AT1: fra centro commerciale e sottopasso alle Fnm. Il titolo può ai più apparire poco chiaro ma, se leggete attentamente gli atti della delibera di approvazione della variante all’AT1 (approvazione avvenuta nel corso del consiglio comunale del 25.01.2016 e che ha visto il voto contrario del gruppo Lega Nord), potrete capire come il destino della nuova area commerciale medese sia strettamente legata alla realizzazione del sottopassaggio alle Ferrovie Nord Milano di via Seveso/Cadorna.

Fin dall'adozione del piano (parliamo di luglio 2015) il nostro gruppo, oltre ad esprimere contrarietà alla variante dell’area AT1 per l’inserimento dei una grande struttura di vendita prima non prevista (nulla in contrario, invece sia sotto il profilo della bonifica dell’area, sia sotto il profilo architettonico del manufatto), ha espresso il proprio disaccordo rispetto alla scelta della maggioranza Pd di prevedere questo progetto per le gravi ripercussioni in termini viabilistici e di traffico che si sarebbero riversati sull'area che arrivammo a definire “Triangolo delle Bermuda” medese: passaggio a livello Fnm, svincolo Milano-Meda/Pedemontana, centro commerciale. A questo aggiungiamo l'occasione persa per la sistemazione della problematica di accesso alla ditta Cassina Spa dopo la realizzazione del sottopassaggio.

Abbiamo fin da subito sottolineato l’insostenibilità, da parte della rete viaria, di questo intervento senza la risoluzione del problema del superamento delle Ferrovie Nord Milano con la realizzazione del sottopassaggio ottenuto dalla nostra amministrazione nel quinquennio 2007/2012 (assieme ad altre importanti opere dislocate su tutto il territorio comunale) a compensazione dei disagi creati dalla realizzazione dell’autostrada Pedemontana.

Regione Lombardia, dimostrando di conoscere molto bene la situazione medese, nelle sue prescrizioni/osservazioni alla variante dell’area AT1 ha, nella sostanza, affermato che, anche in caso di realizzazione dell’area commerciale, propedeutica alla possibilità di apertura di questa è la risoluzione del nodo viabilistico rappresentato dal passaggio a livello di via Seveso/Cadorna; tradotto in parole povere, il centro commerciale si apre solo dopo che si è realizzato il sottopassaggio in questione. L’osservazione è totalmente in linea con quanto sottolineato, fin dal principio, dal gruppo Lega Nord Meda.