Linea S2: Comitato Pendolari e lista civica Meda per Tutti viaggiano su binari diversi
MEDA - Finora avevano difeso un interesse comune: la riqualificazione della stazione cittadina e della linea Fnm. Ma sul destino della linea S2, quella che attualmente è stata 'fermata' a Mariano Comense, si è creata una spaccatura tra il Comitato pendolari e la lista civica Meda per Tutti.
Entrambi, sebbene per motivi differenti, hanno a cuore le sorti della stazione e della linea ferroviaria Fnm: ma sul destino della linea S2 si è creata una frattura tra il Comitato Pendolari e la lista civica Meda per Tutti.
A dare il via alla questione le dichiarazioni rilasciate da Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica, in occasione della conferenza stampa convocata per denunciare le mancanze della stazione cittadina. E, tra un'osservazione e l'altra, dopo aver puntato il dito contro le tettoie, i monitor, le difficoltà per i disabili, la biglietteria, ha scosso la testa pensando anche al binario 3 tuttora 'morto' e al binario 1 inutilizzato. A queste condizioni - ha affermato Busnelli - Meda non è pronta per altre 50 corse al giorno. Se ripristinano la S2 al più presto, si accentua il disagio attuale. Mi rendo conto che i pendolari, al contrario, spingono perché sia riattivata al più presto, ma da amministratore comunale io devo affrontare il problema dal punto di vista di tutti i cittadini, non solo quelli che prendono il treno".
E le sue frasi, in effetti, non sono passate inosservate. Proprio il comitato pendolari a poche ore distanza ha pubblicato uno sfogo su Facebook per prendere le distanze: "Leggere queste cose è insopportabile: dopo che noi del Comitato facciamo fatiche su fatiche per ottenere qualcosa (e il riottenimento della S2 con orari e percorrenze migliorate, così come previsto con l'orario del 26 aprile, è frutto di un intenso lavoro di mediazione poi sfumato per malavoglia e poca serietà professionale da parte di Trenord), qui qualcuno ci rema contro e poi si finge a favore dei pendolari con iniziative all'acqua di rose (per ottenere la fase 3 dei lavori io non ho mai visto nessuno di loro al nostro fianco alle riunioni in Regione).
A dare il via alla questione le dichiarazioni rilasciate da Vermondo Busnelli, capogruppo della lista civica, in occasione della conferenza stampa convocata per denunciare le mancanze della stazione cittadina. E, tra un'osservazione e l'altra, dopo aver puntato il dito contro le tettoie, i monitor, le difficoltà per i disabili, la biglietteria, ha scosso la testa pensando anche al binario 3 tuttora 'morto' e al binario 1 inutilizzato. A queste condizioni - ha affermato Busnelli - Meda non è pronta per altre 50 corse al giorno. Se ripristinano la S2 al più presto, si accentua il disagio attuale. Mi rendo conto che i pendolari, al contrario, spingono perché sia riattivata al più presto, ma da amministratore comunale io devo affrontare il problema dal punto di vista di tutti i cittadini, non solo quelli che prendono il treno".
E le sue frasi, in effetti, non sono passate inosservate. Proprio il comitato pendolari a poche ore distanza ha pubblicato uno sfogo su Facebook per prendere le distanze: "Leggere queste cose è insopportabile: dopo che noi del Comitato facciamo fatiche su fatiche per ottenere qualcosa (e il riottenimento della S2 con orari e percorrenze migliorate, così come previsto con l'orario del 26 aprile, è frutto di un intenso lavoro di mediazione poi sfumato per malavoglia e poca serietà professionale da parte di Trenord), qui qualcuno ci rema contro e poi si finge a favore dei pendolari con iniziative all'acqua di rose (per ottenere la fase 3 dei lavori io non ho mai visto nessuno di loro al nostro fianco alle riunioni in Regione).
Noi adesso stiamo combattendo per riavere la S2: chi c'è al nostro fianco? nessuno".
Un intervento che ha spinto Busnelli a un chiarimento: ovvero a far presente che la raccolta di firme da lui promossa (insieme a Vilma Galimberti della lista civica "Con Buraschi per Meda", ndr) era relativa alle condizioni della stazione. Era fatta nell'interesse di tutti e non riguardava in alcun modo la linea S2.
Su questa, però, la divergenza resta. Busnelli nella chiacchierata non si è dichiarato contrario, ma ha spiegato che con la stazione attuale e senza l'idea dell'interramento o della linea in trincea, la riattivazione della S2 sarebbe un problema in più che si somma a quelli già denunciati.
Un intervento che ha spinto Busnelli a un chiarimento: ovvero a far presente che la raccolta di firme da lui promossa (insieme a Vilma Galimberti della lista civica "Con Buraschi per Meda", ndr) era relativa alle condizioni della stazione. Era fatta nell'interesse di tutti e non riguardava in alcun modo la linea S2.
Su questa, però, la divergenza resta. Busnelli nella chiacchierata non si è dichiarato contrario, ma ha spiegato che con la stazione attuale e senza l'idea dell'interramento o della linea in trincea, la riattivazione della S2 sarebbe un problema in più che si somma a quelli già denunciati.
Vermondo :
... ma non contrastanti. Meda per Tutti ha deciso di dare priorità alla richiesta di opere urgenti che rendano la stazione agibile e accessibile a tutti, sicura e funzionale. Il Comitato Pendolari ha scelto la priorità dei treni S2. Quindi le due iniziative non si elidono ma perseguono obiettivi paralleli; in questo senso è corretto "viaggiano su binari diversi". | giovedì 02 luglio 2015 12:00 Rispondi