Materne a lezione di educazione stradale: e che emozione per l'arrivo dei veri agenti!
MEDA - Un progetto condiviso sull'educazione stradale per le scuole Giovanni XXIII e Maria Bambina che, agli iscritti dell'ultimo anno della materna, hanno spiegato l'importanza della sicurezza. Un progetto coordinato dal nonno volontario Giuseppe Volontè e che ha visto la partecipazione del Comando della Polizia locale di Origgio.
Non è mai troppo presto per imparare. Anche quando si tratta di educazione stradale. Anzi, nonostante per la patente di guida sia necessario attendere la maggiore età, è bene che fin da piccoli si imparino i corretti atteggiamenti da adottare quando si va in giro per le strade del territorio: perché le precauzioni per la sicurezza non sono mai troppe.
E' con questa convinzione che le scuole Giovanni XXIII e Maria Bambina di Meda, stanno svolgendo con i bambini grandi il progetto di educazione stradale. Offre ai bambini di cinque anni l’occasione di costruire e rispettare regole di comportamento, in quanto frutto di elaborazione comune, in un quadro di valori condivisi. L’educazione stradale ha evidenti connessioni con gli aspetti di carattere sociale e morale che conducono ad uno sviluppo della coscienza etica, rispettosa degli altri.
Un percorso di educazione stradale nella scuola dell’infanzia rappresenta un’occasione educativa fondamentale per far comprendere che la strada è un luogo di vita che presenta sì, occasioni stimolanti per conoscere persone e ambienti diversi, ma è anche un luogo che presenta dei rischi e dei pericoli, se non si rispettano corrette norme di comportamento.
A coordinare il tutto un nonno volontario, Giuseppe Volontè, affiancota da un'insegnante. Finora è stata svolta la parte teorica, con discussione e rielaborazione attraverso laboratori creativi e vissuti corporei. Il nonno Volontà, attraverso immagini video-proiettate, ha presentato i principali mezzi di trasporto, gli strumenti di protezione, i cartelli stradali. I bambini hanno imparato come attraversare correttamente una strada seguendo le strisce pedonali e il semaforo, ed è stato spiegato loro la figura del vigile con le sue funzioni.
E' con questa convinzione che le scuole Giovanni XXIII e Maria Bambina di Meda, stanno svolgendo con i bambini grandi il progetto di educazione stradale. Offre ai bambini di cinque anni l’occasione di costruire e rispettare regole di comportamento, in quanto frutto di elaborazione comune, in un quadro di valori condivisi. L’educazione stradale ha evidenti connessioni con gli aspetti di carattere sociale e morale che conducono ad uno sviluppo della coscienza etica, rispettosa degli altri.
Un percorso di educazione stradale nella scuola dell’infanzia rappresenta un’occasione educativa fondamentale per far comprendere che la strada è un luogo di vita che presenta sì, occasioni stimolanti per conoscere persone e ambienti diversi, ma è anche un luogo che presenta dei rischi e dei pericoli, se non si rispettano corrette norme di comportamento.
A coordinare il tutto un nonno volontario, Giuseppe Volontè, affiancota da un'insegnante. Finora è stata svolta la parte teorica, con discussione e rielaborazione attraverso laboratori creativi e vissuti corporei. Il nonno Volontà, attraverso immagini video-proiettate, ha presentato i principali mezzi di trasporto, gli strumenti di protezione, i cartelli stradali. I bambini hanno imparato come attraversare correttamente una strada seguendo le strisce pedonali e il semaforo, ed è stato spiegato loro la figura del vigile con le sue funzioni.
Riguardo a quest’ultimo punto, alla scuola dell'infanzia Giovanni XXIII, i bambini hanno avuto modo di conoscere personalmente i vigili del comando della Polizia locale di Origgio, che con molta disponibilità e gentilezza sono venuti con i loro mezzi equipaggiati.
Gli agenti si sono presentati e dopo aver spiegato il percorso stradale da loro realizzato, hanno permesso ai bambini, a turno, di guidare una macchinetta elettrica biposto, mentre altri bambini, sempre a turno, simulavano il ruolo del vigile fermandoli con la paletta.
In questa occasione, i bambini hanno avuto la possibilità di salire a bordo della loro camionetta, suonare la sirena, usare la ricetrasmittente, osservare e sperimentare le videocamere istallate sul mezzo di trasporto e usare le torce di segnalazione.
I bambini sono rimasti felicissimi per questa esperienza unica ed emozionante. Dalla scuola il più sentito ringraziamento al comandante Alfredo Pontiggia.
Nel mese di giugno i bambini delle due scuole dell’infanzia termineranno questo entusiasmante progetto sostenendo una prova su strada con la loro bicicletta nell’ampio cortile della scuola Giovanni XXIII: tra curve, cartelli di stop e dare precedenza, semafori funzionanti, passaggio a livello, dossi, strisce pedonali artificiali, essi rimetteranno così alla prova le loro capacità di “guida” e dimostreranno di aver acquisito conoscenze e abilità.
Nel mese di giugno i bambini delle due scuole dell’infanzia termineranno questo entusiasmante progetto sostenendo una prova su strada con la loro bicicletta nell’ampio cortile della scuola Giovanni XXIII: tra curve, cartelli di stop e dare precedenza, semafori funzionanti, passaggio a livello, dossi, strisce pedonali artificiali, essi rimetteranno così alla prova le loro capacità di “guida” e dimostreranno di aver acquisito conoscenze e abilità.
A conclusione di tutto il percorso verrà consegnato a ciascuno di loro un patentino di guida, un piccolo libricino, come attività di rinforzo, con delle schede inerenti al progetto svolto e un simpatico caschetto in regalo.