Pm10, livelli da allarme: valori pari a due volte e mezzo i limiti di legge
MEDA - Avete presente il Pm10, le cosiddette "polveri sottili" che spesso determinano il blocco del traffico? La centralina di Meda offre dati allarmanti: a fronte di un limite di legge di 50 microgrammi per metro cubo, nei giorni scorsi si è arrivati a 131. E, ben oltre i 35 giorni di "sconfinamento" annuali consentiti, siamo già arrivati a 80.
Sedici giorni consecutivi. L'ultimo giorno in cui la centralina dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ha registrato un valore corretto era il 23 novembre. Da allora l'ecostazione di via Gagarin ha evidenziato una situazione abbastanza preoccupante per il continuo superamento dei limiti di legge per quanto riguarda le cosiddette "polveri sottili", ovvero il Pm10.
Una situazione ben poco idilliaca, resa in tutta la sua gravità dai grafici della stessa Arpa: un bell'istogramma che assume un colore violaceo in questo mese di dicembre che si sta rivelando particolarmente critico. Un dato su tutti: il limite di legge è di 50 microgrammi per metro cubo, in città giovedì 3 dicembre si è arrivati a 131 microgrammi. Dato non certo isolato (visto che nei giorni immediatamente vicino è stato quasi eguagliato), bensì culmine di una situazione che si protrae da tempo.
Per capire cos'è il Pm10 e qual è la pericolosità, basta andare sul sito Internet dell'Arpa:
Una situazione ben poco idilliaca, resa in tutta la sua gravità dai grafici della stessa Arpa: un bell'istogramma che assume un colore violaceo in questo mese di dicembre che si sta rivelando particolarmente critico. Un dato su tutti: il limite di legge è di 50 microgrammi per metro cubo, in città giovedì 3 dicembre si è arrivati a 131 microgrammi. Dato non certo isolato (visto che nei giorni immediatamente vicino è stato quasi eguagliato), bensì culmine di una situazione che si protrae da tempo.
Per capire cos'è il Pm10 e qual è la pericolosità, basta andare sul sito Internet dell'Arpa:
"Si tratta di un inquinante molto diverso da tutti gli altri, presentandosi non come una specifica entità chimica ma come una miscela di particelle dalle più svariate proprietà. I maggiori componenti del particolato atmosferico sono il solfato, il nitrato, l'ammoniaca, il cloruro di sodio, il carbonio, le polveri minerali e si stima che in alcuni contesti urbani più del 50% sia di origine secondaria.
Il particolato atmosferico ha un rilevante impatto ambientale: sul clima, sulla visibilità, sulla contaminazione di acqua e suolo, sugli edifici e sulla salute di tutti gli esseri viventi. Soprattutto gli effetti che può avere sull’uomo destano maggiore preoccupazione e interesse, per questo è fondamentale conoscere in che modo interagisce con l’organismo umano alterandone il normale equilibrio. In particolare, le particelle più piccole riescono a penetrare più a fondo nell’apparato respiratorio. Quindi, è importante capire quali e quante particelle sono in grado di penetrare nel corpo umano, a che profondità riescono ad arrivare e che tipo di sostanze possono trasportare. Ad esempio, la tossicità del particolato può essere amplificata dalla capacità di assorbire sostanze gassose come gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e i metalli pesanti, alcuni dei quali sono potenti agenti cancerogeni".
Sul sito dell'Arpa è possibile trovare con facilità anche i parametri di legge: oltre ai 50 microgrammi per metro cubo quotidiani, è fissato anche il tetto di superamento del limite per un massimo di 35 giorni all'anno. Alla centralina di Meda, nel corso del 2015 (fino alla data del 9 dicembre) è già stato superato 80 volte.
Un'ultima curiosità: la centralina è situata in via Gagarin, a due passi dalla bellissima e frequentatissima Medateca, a poche centinaia di metri dalla ex Medaspan e dal futuro centro commerciale. C'è poco da stare allegri.
Un'ultima curiosità: la centralina è situata in via Gagarin, a due passi dalla bellissima e frequentatissima Medateca, a poche centinaia di metri dalla ex Medaspan e dal futuro centro commerciale. C'è poco da stare allegri.
gianni.delpero :
Recentemente ARPA ha diffuso l'informazione che oltre agli alti valori di PM10 a Meda è elavatissima la presenza di benzopirene, con i massimi vlori registrati in tutta la Regione Lombardia. http://assogasliquidi.federchimica.it/docs/default-source/default-document-library/guido-lanzani-silvia-anna-bellinzona---arpa-lombardia.pdf?sfvrsn=0 | venerdì 11 dicembre 2015 12:00 Rispondi