Briantea84: con Marco Dolfin agli Europei di nuoto
SEVESO - Marco Dolfin, atleta in forza alla Briantea84, è volato in Portogallo a Funchal, sull'isola di Madeira, per i campionati Europei di nuoto. Per lui si tratta della seconda chiamata in Nazionale. Ed è pronto a giocarsi le sue carte.
Quinto al mondo e quarto in Europa nei 100 rana: con questo biglietto da visita Marco Dolfin è in Portogallo, precisamente a Funchal sull’isola di Madeira. Insieme alla delegazione dei 17 Azzurri che da oggi, domenica 1, fino a sabato 7 maggio prenderanno parte al Campionato Europeo IPC Swimming. Per l’atleta piemontese, in forza alla BLM Briantea84 da tre stagioni, si tratta della seconda chiamata in nazionale (dopo il meeting di Berlino un anno fa), ma di sicuro l’appuntamento più importante dell’anno, propedeutico ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro: 453 atleti provenienti da 52 paesi gareggeranno nel Complexo Olímpico de Piscinas da Penteada, sull’isola di Madeira.
“Questo è stato il momento più intenso – ha commentato Dolfin -, negli allenamenti abbiamo spinto parecchio. Si sente la stanchezza, ma è tanta anche la voglia di fare bene. È un’occasione straordinaria e stiamo cercando di fare tutto al meglio per sfruttarla il più possibile. L’anno scorso Berlino è arrivato in un momento particolare, anche dal punto di vista fisico, e non mi trovavo nella forma migliore. Questo funziona da stimolo in più, perché voglio dimostrare di poter far meglio e togliermi qualche soddisfazioni”.
La gara di punta, su cui convergono tutte le aspettative, è quella dei 100 rana SB5, in programma mercoledì 4 maggio, a cui presenzierà anche Pezzani. Dolfin è detentore del record italiano, con 1’40’’89, tempo conquistato il 27 febbraio scorso a Reggio Emilia e che, appunto, lo colloca al quinto posto del ranking mondiale, a parimerito con il tedesco Niels Grunenberg. A livello europeo si avanza di una posizione, anche se il podio appare lontanissimo, a 7 secondi di distacco. In ogni caso, potrebbe essere una gara dalle grandi soddisfazioni.
Questo Europeo deciderà in maniera netta la delegazione azzurra che a settembre volerà in Brasile per le Paralimpiadi. Un elemento di pressione non indifferente che, però, non sembra incidere sull’atleta della BLM. “La componente razionale c’è sempre – ha aggiunto Dolfin -, ma quando ci si trova in competizioni importanti, prevale un misto tra la voglia di far bene, la fifa e la grinta. In valigia ho messo innanzitutto costume e cuffia, per andare sul sicuro. Poi un libro per imparare il portoghese, visto che non lo padroneggio. Tanta musica che mi aiuta per rilassarmi la sera e caricarmi prima della gara. E poi tanta voglia di ben figurare. Rio resta un obiettivo molto difficile ma voglio poter dire di averci provato in tutti i modi”.
“Questo è stato il momento più intenso – ha commentato Dolfin -, negli allenamenti abbiamo spinto parecchio. Si sente la stanchezza, ma è tanta anche la voglia di fare bene. È un’occasione straordinaria e stiamo cercando di fare tutto al meglio per sfruttarla il più possibile. L’anno scorso Berlino è arrivato in un momento particolare, anche dal punto di vista fisico, e non mi trovavo nella forma migliore. Questo funziona da stimolo in più, perché voglio dimostrare di poter far meglio e togliermi qualche soddisfazioni”.
La gara di punta, su cui convergono tutte le aspettative, è quella dei 100 rana SB5, in programma mercoledì 4 maggio, a cui presenzierà anche Pezzani. Dolfin è detentore del record italiano, con 1’40’’89, tempo conquistato il 27 febbraio scorso a Reggio Emilia e che, appunto, lo colloca al quinto posto del ranking mondiale, a parimerito con il tedesco Niels Grunenberg. A livello europeo si avanza di una posizione, anche se il podio appare lontanissimo, a 7 secondi di distacco. In ogni caso, potrebbe essere una gara dalle grandi soddisfazioni.
Questo Europeo deciderà in maniera netta la delegazione azzurra che a settembre volerà in Brasile per le Paralimpiadi. Un elemento di pressione non indifferente che, però, non sembra incidere sull’atleta della BLM. “La componente razionale c’è sempre – ha aggiunto Dolfin -, ma quando ci si trova in competizioni importanti, prevale un misto tra la voglia di far bene, la fifa e la grinta. In valigia ho messo innanzitutto costume e cuffia, per andare sul sicuro. Poi un libro per imparare il portoghese, visto che non lo padroneggio. Tanta musica che mi aiuta per rilassarmi la sera e caricarmi prima della gara. E poi tanta voglia di ben figurare. Rio resta un obiettivo molto difficile ma voglio poter dire di averci provato in tutti i modi”.