Briantea84, partita senza appello: bisogna vincere con un margine di 4 punti
SEVESO - Dopo l'inattesa sconfitta in trasferta di settimana scorsa, la Briantea84 scende in campo per l'unico risultato possibile: vincere con almeno 4 punti di margine. Solo così, infatti, può accedere alla finale scudetto
Ultima chance, una sola via d’uscita: vincere di almeno 4 punti. Non ha più alternative la UnipolSai: dopo aver buttato al vento gara 1 di semifinale play-off (lo scorso 1 aprile a Porto Potenza Picena) lasciando a Santo Stefano Banca Marche il primo vantaggio di serie per 51-48, stasera al Palasport di Seveso (palla a 2 alle 20.30) gli uomini di coach Marco Bergna si giocano l’ultima carta rimasta nel mazzo. Una strada a senso unico quella che porta alla Finale Scudetto (serie al via sabato 13 maggio, al meglio delle 3 gare): sarà il campo a pronunciare il suo verdetto e a stabilire chi arriverà da leader alla fine della corsa.
A sostenere la UnipolSai in questa sfida delicata, il Progetto Giovani Cantù e il Basket Costa di Costa Masnaga, formazione di pallacanestro femminile militante nel Campionato di serie A2 sponsorizzata Mia.
A sostenere la UnipolSai in questa sfida delicata, il Progetto Giovani Cantù e il Basket Costa di Costa Masnaga, formazione di pallacanestro femminile militante nel Campionato di serie A2 sponsorizzata Mia.
La seconda serie di semifinale vede Porto Torres avanti sulla Deco Giulianova con un vantaggio di 18 punti (81-63 il risultato di gara 1): più difficile pensare a un ribaltamento della differenza canestri da parte degli abruzzesi, con gara 2 da disputarsi in esterna e con il fattore campo a dare ancor più forza alla posizione dei sardi.
“L’imperativo è vincere - afferma Bergna - ma soprattutto far vedere un gioco degno di questa squadra. Dobbiamo riscattare la prestazione di una giornata no: per 40 minuti si è visto un bruttissimo attacco. Nonostante questo abbiamo perso solo di 3, abbiamo la possibilità di ribaltare il risultato. Sarà una partita senza ritorno, se vogliamo arrivare all’ennesima finale scudetto sappiamo quello che dobbiamo fare. Non sarà un incontro facile, Santo Stefano non ha nulla da perdere, arriverà a Seveso galvanizzata dalla vittoria di gara 1. Sta a noi decidere il nostro destino”.
La sconfitta della UnipolSai non è stata archiviata senza portarsi dietro tutte le riflessioni del caso: qualcosa non è andato, la prestazione dei biancoblù non lascia margini per trovare scuse. Sette giorni fa si è vista la Cantù più inefficace di questa stagione: una percentuale dal campo quasi inimmaginabile alla vigilia e che, ancora oggi, fatica a trovare una spiegazione razionale. Agli uomini di coach Roberto Ceriscioli va tutto il merito di averci creduto dal primo istante, senza farsi sfuggire l’opportunità di sfruttare al meglio quello che sicuramente è stato il sabato nero della UnipolSai. Ma una cosa è certa: la missione dei canturini non è impossibile, il potenziale c’è ed è chiaro a tutti. Nel buio che ha avvolto questa partita non bisogna dimenticare il fatto che lo svantaggio sia limato alle 3 lunghezze tirando al 30% dal campo. Ai biancoblù basta fare quello che è nelle loro potenzialità: almeno 4 punti in più.
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