Briantea84 rullo compressore: contro Santo Stefano Marche finisce 80-40!
SEVESO - Alla vigilia veniva indicato come potenziale pericolo: Santo Stefano Marche si inchina di fronte allo strapotere della Briantea84 e della legge del palasport di Seveso, una sorta di roccaforte per i biancoblù che qui dominano incontrastati
Santo Stefano Marche è una squadra ambiziosa, piena di talento, notevolmente rinforzata. E, fino a pochi minuti prima del fischio d'inizio al Palasport di Seveso, si diceva che avrebbe potuto mettere in seria difficoltà la Briantea84. Il punteggio dice tutto: i marchigiani sono stati sconfitti 80-40. Massacrati, stessa sorte che aveva toccato Sassari nella prima giornata di campionato.
Nonostante il fenomeno inglese Judith Hamer, autrice di 12 punti, i marchigiani non sono riusciti a scalfire la corazza biancoblù, squadra che sempre di più dimostra la sua potenzialità. Con un Berdun in gran forma, con 21 punti e 7 assist, supportato dal solito immenso Brian Bell in doppia cifra (14 punti e 15 rimbalzi). Due punte di un collettivo che fonda la sua forza sul contributo di tutti i suoi elementi.
Nonostante il fenomeno inglese Judith Hamer, autrice di 12 punti, i marchigiani non sono riusciti a scalfire la corazza biancoblù, squadra che sempre di più dimostra la sua potenzialità. Con un Berdun in gran forma, con 21 punti e 7 assist, supportato dal solito immenso Brian Bell in doppia cifra (14 punti e 15 rimbalzi). Due punte di un collettivo che fonda la sua forza sul contributo di tutti i suoi elementi.
“Sassari era un rodaggio, poi abbiamo avuto un turno di riposo che ci ha offerto il tempo per lavorare sui difetti – ha dichiarato coach Marco Bergna -. Abbiamo fatto una grande partita per 40 minuti, come è nella mentalità della nuova Briantea. Il roster di quest’anno è ampissimo, con molti italiani di valore che ci permettono di fare rotazioni che non spostano la qualità in campo. Vorrei sempre tenere alto il ritmo, anche sul +20 vorrei che chi entra senta sempre l’input di tenere il livello di gioco. Abbiamo provato una nuova difesa, un pressing più alto, e i ragazzi hanno avuto il carattere giusto per restare concentrati e determinati. Queste partite ci servono per provare chi sono i punti fissi, anche se quest’anno davvero non ci sono pilastri, ma una panchina di assoluto valore”.
“Mi sto abituando al campo e ai tabelloni, ci alleniamo tutti i giorni e questo sicuramente aiuta – ha ammesso Giulio Papi, una nelle new entry di questa stagione -. Sono contento di come sta andando, di come mi sto preparando. Sono convinto che sia la scelta giusta, voglio dare il meglio per questa squadra, per l’allenatore e per tutto il tifo che ci viene a seguire. Abbiamo un bel roster, possiamo giocare tutti e dieci e il ritmo non cala mai, è una grande forza che dobbiamo usare. Sono qui da circa due mesi e l’ambiente è ottimo, a partire dai tre medagliati per arrivare ai compagni di Nazionale. Sembra che giochiamo da anni insieme, c’è quel sano agonismo. Anche le partite in allenamento sono belle, intense. È perfetto così”.
“Il quintetto più nuovo è quello che deve ingranare di più – ha spiegato Jordi Ruiz, che in questi due match è partito come seconda linea, con 5 assist, 9 punti -, ma il bello è che anche il quarto o quinto quintetto ha la sua da dire, anche contro una squadra non banale come Santo Stefano. Si vede la gente contenta, tutto sembra funzionare bene. E siamo solo all’inizio, stiamo ancora lavorando per costruire tutto. Dobbiamo continuare ad allenarci, il nostro obiettivo è far girare molto la palla, giocare bene, trovare il migliore tiro possibile. Sto cercando di crescere anche come playmaker, con fenomeni in campo come Adolfo e Brian. Se la difesa viene su di me, piuttosto che un tiro forzato preferisco distribuire a chi è messo meglio. Questo è migliorato tanto. Con compagni così, passare la palla è anche più gratificante che tirare”.
Servono 90” per prendere le misure sul parquet del Palasport di Seveso, a spezzare il silenzio ci pensa Adolfo Berdun (2-0). La UnipolSai parte aggressiva, subito Brian Bell per il 4-0 e ancora l’italoargentino in casacca 14 a portare i suoi sul 7-0 sganciando una prepotente bomba dalla distanza. Bell allunga (9-0), poi capitan Ian Sagar per il canestro dell’11-0. Santo Stefano risponde con Sabri Bedzeti, 1/2 dalla lunetta per l’11-1 quando mancano 6’35” da giocare, poi Andrea Giaretti a mettere la retina dell’11-3. Ancora Berdun a tenere la UnipolSai sul +10 (13-3), per Santo Stefano interviene Fernando Ovejero (13-5), Sofyane Mehiaoui allunga dalla lunetta (13-6). Bell servito dalla straordinaria giocata Berdun-Sagar mette il 15-6, a 1’10” dalla sirena Mehiaoui mette ancora la firma col terzo punto personale di match. Carossino, spedito in lunetta su fallo del francese ex Santa Lucia, mette l’en-plein e porta i suoi sul 17-8. Sullo scadere fallo di Jordi Ruiz: ancora Mehiaoui in lunetta per il 17-9 del primo quarto.
Santo Stefano prova a stare a galla con Bedzeti (17-11), Carossino e Bell riallungano sul 21-11. Giaretti realizza il 21-13, poi è tutto spettacolo nelle mani dello statunitense in casacca numero 9 (25-13). Judith Hamer prova a spezzare il ritmo biancoblù (25-15), Berdun si scatena a suon di triple infilandone due consecutive per il 31-15. Ancora Hamer per Macerata (31-17), Bell serve palla a domicilio, Jordi Ruiz e Giulio Papi mettono il +20 UnipolSai (37-17). Dimitri Tanghe capitalizza dalla lunetta (39-18), sulla sirena arriva la zampata di Bell per il 41-18 della seconda sirena.
UnipolSai agguerrita, Sagar e Berdun mettono la firma sul 45-18 in apertura di quarto. Tanghe, in lunetta su fallo di Santorelli, mette il 45-20, Sagar riporta subito i giochi sul +27 con il canestro del 47-20. Ahmed Raourahi è 2/2 dalla lunetta (49-20), Santo Stefano prova a tenersi a galla ma la regia è sempre tutta UnipolSai, con Sagar, Berdun e Ruiz a firmare il 59-29 del terzo periodo.
Ultimi 10’ da giocare, Ruiz apre con il canestro del 61-29, risponde Giaretti dalla lunetta (61-30), Hamer piazza il decimo personale di match valido il 61-32. Sagar, Ruiz e il solito Berdun dalla distanza piazzano un parziale di 9-0 (70-32), Santo Stefano ci prova con Hamer, Bedzeti e Ghione (70-37) ma il vantaggio è tutto dei padroni di casa che non mollano niente fino all’ultimo secondo di gioco. Alla sirena il risultato parla chiaro: +40 UnipolSai, Santo Stefano domata sull’80-40.
Io Tifo Positivo, presente all’incontro con le scuole di Calco, Olgiate e Vercurago. Dopo questo bis casalingo, per la UnipolSai il calendario prevede un lungo ruolino fuori casa: per rivederla a Seveso bisognerà aspettare il 3 dicembre per la sfida contro Padova.
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