Bussa alla porta dell'amica, la deruba e cerca di violentarla
SEVESO - Si è presentato a casa di un'amica con una scusa, ma entrato nell'appartamento l'ha aggredita da dietro e ha cercato di immobilizzarla e violentarla: un operaio incensurato di 32 anni, residente in città, martedì è stato arrestato per violenza sessuale.
Con una banale scusa è andato a suonare alla porta dell'amica. Ma entrato nell'abitazione, prima le ha rubato i soldi che lei aveva nella borsa, poi l'ha aggredita alle spalle e ha cercato di violentarla: un operaio incensurato di 32 anni residente in città, è stato arrestato dai Carabinieri Davanti al magistrato dovrà rispondere delle accuse di violenza sessuale, lesioni, furto aggravato.
Davvero un brutto episodio quello accaduto nella serata di martedì quando l'uomo, con un pretesto, si è presentato a casa dell'amica, una studentessa di 26 anni, single.
Purtroppo il suo intento non era quello di scambiare due chiacchiere: quando lei si è voltata dandogli le spalle, lui l'ha aggredita. Ha cercato di immobilizzarla per violentarla. Una mano sulla bocca per impedirle di gridare, mentre con l'altra cercava di spogliarla di e toccarla nelle parti intime.
Per fortuna la ragazza ha avuto la prontezza di reagire ed è riuscita a urlare con quanto fiato aveva in gola, richiamando l'attenzione dei vicini. Questi, a loro volta, mentre gridavano e inveivano contro l'operaio, sono riusciti a chiamare i Carabinieri della stazione cittadina che sono arrivati sul posto in un batter d'occhio e l'hanno bloccato.
Dalla perquisizione personale è poi emerso che l'uomo, prima di aggredirla e di violentarla si era impossessato anche di 15 euro che lei custodiva nella sua borsetta.
Lui è stato portato immediatamente in carcere, lei al Pronto Soccorso dell'ospedale di Desio dove hanno accertato che la pronta reazione ha impedito all'uomo di andare oltre il palpeggiamento delle parti intime. Per la Corte di Cassazione è violenza sessuale a tutti gli effetti. E, in ogni caso, per la poveretta è un brutto incubo che difficilmente riuscirà a dimenticare.
Davvero un brutto episodio quello accaduto nella serata di martedì quando l'uomo, con un pretesto, si è presentato a casa dell'amica, una studentessa di 26 anni, single.
Purtroppo il suo intento non era quello di scambiare due chiacchiere: quando lei si è voltata dandogli le spalle, lui l'ha aggredita. Ha cercato di immobilizzarla per violentarla. Una mano sulla bocca per impedirle di gridare, mentre con l'altra cercava di spogliarla di e toccarla nelle parti intime.
Per fortuna la ragazza ha avuto la prontezza di reagire ed è riuscita a urlare con quanto fiato aveva in gola, richiamando l'attenzione dei vicini. Questi, a loro volta, mentre gridavano e inveivano contro l'operaio, sono riusciti a chiamare i Carabinieri della stazione cittadina che sono arrivati sul posto in un batter d'occhio e l'hanno bloccato.
Dalla perquisizione personale è poi emerso che l'uomo, prima di aggredirla e di violentarla si era impossessato anche di 15 euro che lei custodiva nella sua borsetta.
Lui è stato portato immediatamente in carcere, lei al Pronto Soccorso dell'ospedale di Desio dove hanno accertato che la pronta reazione ha impedito all'uomo di andare oltre il palpeggiamento delle parti intime. Per la Corte di Cassazione è violenza sessuale a tutti gli effetti. E, in ogni caso, per la poveretta è un brutto incubo che difficilmente riuscirà a dimenticare.