Da lunedì "Donacibo" in 19 scuole: quando donare è anche un gesto educativo

SEVESO - Da lunedì 29 febbraio fino a sabato 5 marzo le scuole del territorio, oltre ad alcune di Meda e all'istituto Versari di Cesano Maderno, su iniziativa del Banco di Solidarietà parteciperanno alla campagna "Donacibo". Un gesto considerato non solo importante per la solidarietà ma anche per il valore educativo. Il Banco di Solidarietà di Seveso assiste mensilmente quasi 50 famiglie.

Il Banco di Solidarietà di Seveso aderisce da diversi anni all’iniziativa Donacibo promossa dalla Federazione Italiana dei Banchi di Solidarietà e la propone agli alunni delle scuole della nostra città, nella convinzione che il semplice gesto del donare sia altamente educativo.

Da lunedì 29 febbraio fino a sabato 5 marzo si raccoglieranno generi alimentari a lunga conservazione quali  olio,  tonno,  carne in scatola,  scatolame,  te,  caffè,  ed alimenti non deperibili in genere, offerti dai ragazzi e dalle loro famiglie, che verranno distribuiti alle famiglie bisognose del nostro territorio, dopo essere stati confezionati in appositi “pacchi”.

In questi giorni alcuni volontari passeranno nelle classi a raccontare ai ragazzi questa esperienza e soprattutto che cosa ha fatto nascere questa grande catena di carità. Testimoniano che essere amati da Gesù muove ad amare, incontrare e aiutare gli altri, specialmente quelli che sono nel bisogno, a volte non solo di alimenti, ma anche di lavoro, di compagnia, di uno sguardo amichevole e cordiale. 

Per questo l’iniziativa del  Donacibo non è riducibile a uno dei tanti pur meritevoli gesti di solidarietà, ma è da considerare un'esperienza educativa con l'intento di perseguire le seguenti finalità:
- educazione alla solidarietà, cioè ad un atteggiamento di condivisione, di gratuità, del saper donare,  riassunto nello slogan “Condividere i bisogni, per condividere il senso della vita”;
- educazione alla sostenibilità ambientale, cioè invito al consumo consapevole attraverso l'incentivazione del recupero e della ridistribuzione degli alimenti non utilizzati.
- promozione della cultura del dono, cioè educazione al concetto della vita come dono;
- lotta allo spreco alimentare.

A fine settimana i volontari del Banco di Solidarietà di Seveso passeranno nelle scuole a ritirare gli scatoloni con i viveri raccolti per poter poi preparare il “pacco degli alimenti” da consegnare alle famiglie che vivono  nella povertà e nella indigenza alimentare.

Nel 2015 sono stati raccolti ben 3.270 chili di alimenti non deperibili dagli studenti delle 18 scuole che hanno aderito al progetto. Attualmente il Banco di Solidarietà di Seveso assiste mensilmente quasi  50 famiglie, per un totale di oltre 250 persone, grazie a circa 80  volontari che donano tempo ed energie in questo gesto di carità e solidarietà.