Due decanati in cammino verso la Porta Santa
SEVESO - Sono giunti dalla vicina Meda, da Seregno, da Cesano Maderno, ma anche da Barlassina e da Lentate sul Seveso: più di un migliaio i pellegrini che ieri pomeriggio hanno raggiunto la Porta Santa del santuario di San Pietro Martire per una celebrazione e una riflessione comune.
Più di un migliaio di fedeli del decanato Seregno e Seveso hanno partecipato ieri pomeriggio al pellegrinaggio dell’Anno Santo per raggiungere la Porta Santa presso il santuario di San Pietro Martire a Seveso.
Le tre parrocchie medesi si sono ritrovate , partendo ognuna dalla propria chiesa, alla rotonda di Via Tre Venezie per poi congiungersi con le altre realtà di Lentate, Barlassina, Seveso, Cesano Maderno e Seregno in via Redipuglia a Seveso. Qui è iniziato il percorso preceduto dalle numerose croci e con diversi sacerdoti per giungere fino all’interno del seminario in attesa di oltrepassare appunto la Porta Santa.
Come illustrato dagli organizzatori, il ‘pellegrinaggio’ è un segno peculiare dell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Sia stimolo alla conversione: “Attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi”.
Tra i partecipanti della comunità medese, al termine di questa esperienza, più di uno si è chiesto perché la città non è ancora in grado di trovare un alloggio per ospitare, viste le indicazioni del cardinale Angelo Scola, una famiglia di profughi: "Il Papa ha dimostrato che la misericordia deve essere tradotta anche in atti concreti. Speriamo che anche a Meda ci sia qualcuno che voglia imitarlo".
Le tre parrocchie medesi si sono ritrovate , partendo ognuna dalla propria chiesa, alla rotonda di Via Tre Venezie per poi congiungersi con le altre realtà di Lentate, Barlassina, Seveso, Cesano Maderno e Seregno in via Redipuglia a Seveso. Qui è iniziato il percorso preceduto dalle numerose croci e con diversi sacerdoti per giungere fino all’interno del seminario in attesa di oltrepassare appunto la Porta Santa.
Come illustrato dagli organizzatori, il ‘pellegrinaggio’ è un segno peculiare dell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata. Anche per raggiungere la Porta Santa ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Sia stimolo alla conversione: “Attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi”.
Tra i partecipanti della comunità medese, al termine di questa esperienza, più di uno si è chiesto perché la città non è ancora in grado di trovare un alloggio per ospitare, viste le indicazioni del cardinale Angelo Scola, una famiglia di profughi: "Il Papa ha dimostrato che la misericordia deve essere tradotta anche in atti concreti. Speriamo che anche a Meda ci sia qualcuno che voglia imitarlo".