Garofalo e la condanna di Pensabene: "Continuare la battaglia alla criminalità organizzata"
SEVESO - Dopo la condanna di Giuseppe Pino Pensabene (e con lui di una trentina di persone) avvenuta nei giorni scorsi, in città si torna a parlare di criminalità organizzata. Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale, invita a non abbassare la guardia.
Aveva destato scalpore la vicenda della "banca clandestina" della 'Ndrangheta in corso Isonzo. Con la città che di colpo si era ritrovata coinvolta in vicende legate a quella criminalità organizzata che, fino a quel momento, aveva soltanto letto su giornali e associata ad altre località più o meno vicine.
Anche la condanna di Giuseppe Pino Pensabene, l'uomo che secondo l'accusa gestiva l'attività da quel monolocale denominato "Il tugurio" non è passata inosservata. Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale, ha voluto inviarci una lettera per ribadire l'importanza di non abbassare la guardia e di continuare la battaglia contro la criminalità organizzata:
Ottimo lavoro svolto dalla Autorità Giudiziaria e dalle Forze dell'Ordine.
Anche la condanna di Giuseppe Pino Pensabene, l'uomo che secondo l'accusa gestiva l'attività da quel monolocale denominato "Il tugurio" non è passata inosservata. Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale, ha voluto inviarci una lettera per ribadire l'importanza di non abbassare la guardia e di continuare la battaglia contro la criminalità organizzata:
Ottimo lavoro svolto dalla Autorità Giudiziaria e dalle Forze dell'Ordine.
Sono più di 30 le persone condannate e le pene comminate vanno da un minimo di un anno e mezzo ad un massimo di quindici anni e tre mesi proprio per Pino Pensabene considerato il reggente del Locale 'ndranghetista che gestiva anche la banca clandestina con sede in corso Isonzo insieme ad altri affiliati.
Bisogna essere ormai consapevoli che la mafia calabrese ha colonizzato i nostri territori e ognuno di noi deve impegnarsi per un vero contrasto perché questa battaglia non può essere delegata soltanto alla Magistratura e alle Forze dell'ordine.
Anche per questo motivo continueremo con il progetto intercomunale di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al fenomeno della corruzione denominato Brianza SiCura.
Brianza SiCura nasce il 16 maggio 2014 in occasione dell'omonimo convegno tenutosi presso la Fondazione Lombardia per l'Ambiente. Un convegno che ha rappresentato la migliore risposta delle istituzioni alle scioccanti notizie della banca della 'ndrangheta gestita da Pensabene: una ricca platea di cittadini e associazioni hanno ascoltato le parole del Sostituto Procuratore Salvatore Bellomo, del Professor Nando dalla Chiesa e del Presidente della Commissione Antimafia di Milano David Gentili. Proprio in quell'occasione alcune amministrazioni comunali hanno deciso di intraprendere un percorso di prevenzione allargato ad un'ampia porzione di territorio della Brianza.
Attualmente le amministrazioni coinvolte in questo tavolo intercomunale stanno lavorando ad un manifesto e ad una programmazione condivisa.
Giorgio Garofalo
Giorgio Garofalo