Il disastro diossina finisce in Tribunale: con una mostra fotografica

SEVESO - La vicenda della diossina raccontata al tribunale di Monza: attraverso le immagini dell'archivio fotografico della famiglia Volpi, per documentare, in occasione del quarantesimo anniversario del disastro chimico dell'Icmesa, la rinascita della città e la creazione del Bosco delle Querce.

E' una brutta storia che ha fatto tanto discutere e che, probabilmente, continuerà a sollevare polemiche, dubbi, ricordi tristi. La vicenda della diossina di Seveso, il disastro chimico causato dall'Icmesa, finisce ora in Tribunale a Monza.

Nelle aule della giustizia la diossina è già stata discussa, con cause tuttora in corso, un nutrito gruppo di avvocati schierati da una parte e dall'altra, chi per tutelare i cittadini danneggiati dalla nube tossica, chi per difendere l'azienda.

Ora, però, la diossina torna del palazzo di giustizia in modo meno bellicoso: negli spazi del tribunale di Monza, infatti, è esposta in questi giorni la mostra fotografica "Scatti di memoria per raccontare una Storia - Dall'incidente del luglio 1976 al Bosco delle Querce".

Realizzata grazie all'archivio fotografico della famiglia Volpi, è una delle iniziative organizzate in occasione del quarantesimo anniversario del primo grosso incidente industriale del mondo occidentale. L'intento, naturalmente, non è quello di "piangersi addosso": al contrario, attraverso le immagini, si vuole fare scoprire a tutti cos'è diventata oggi quell'area una volta nota a tutto il mondo perché contaminata. Chi non ha mai visto il Bosco delle Querce, di fronte a questa trasformazione può solo rimanere a bocca aperta.

La mostra ora allestita in tribunale è sempre presente al centro visite del  Bosco delle Querce ed è visitabile virtualmente all'indirizzo http://www.newphotovolpi.com/boscodellequerce/immagini-di-memoria-per-raccontare-una-storia/