La Finanza denuncia mamma e figlia: truffa all'Inps da 50 mila euro
SEVESO - Un donna brasiliana di 80 anni sparita all'estero, la figlia che ha continuato a percepire l'assegno sociale: la Guardia di Finanza ha denunciato entrambe per truffa ai danni dello Stato. La somma indebitamente percepita è di 50 mila euro
La mamma si è trasferita all'estero senza comunicare nulla, la figlia residente a Seveso ha continuato a percepire l'assegno sociale. Così facendo è stato accumulato un tesoretto di 50 mila euro. Entrambe sono state denunciate a piede libero dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Seveso.
I militari sono partiti da una segnalazione partita dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma. Un reparto della Guardia di Finanza specializzato ad analizzare e incrociare tutto ciò che è contenuto nelle banche dati.
Rilevata l'anomalia, sono partite le indagini delle Fiamme Gialle di Seveso. Gli uomini del Tenente Carlo Lazzari hanno avuto modo di appurare che una ottantenne brasiliana, beneficiaria di un assegno sociale, da anni si era ormai trasferita all'estero, non avendo pertanto alcuni diritto di continuare a percepire l'assegno sociale. Tuttavia non mai stata data alcuna comunicazione del trasferimento, permettendo alla figlia, di continuare a incassare i soldi con regolarità, depositandoli sul conto corrente cointestato con la madre per non destare sospetti.
I finanzieri, però, in occasione di numerosi sopralluoghi non hanno mai trovato l'anziana. La figlia non è mai stata in grado di fornire indicazioni sulla sua reperibilità. A questo va aggiunto che la carta d'identità scaduta della pensionata non è mai stata rinnovata e che il suo medico, ormai deceduto nel 2006, non è mai stato sostituito da altri.
Per le due donne è scattata la denuncia per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Naturalmente l'erogazione dell'assegno sociale è stata bloccata, ma è stato chiesto anche il sequestro delle somme percepite indebitamente.
Proprio durante questa fase le Fiamme Gialle di Seveso hanno scoperto che i fondi erano stati spostati su un conto corrente diverso da quello cointestato con la madre e che, con un secondo passaggio, venivano poi depositati su un altro conto corrente intestato al compagno. Anche l'uomo, alla fine, è stato denunciato: risponderà di riciclaggio per aver ostacolato l’esecuzione del sequestro.
Gualfrido Galimberti
I militari sono partiti da una segnalazione partita dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma. Un reparto della Guardia di Finanza specializzato ad analizzare e incrociare tutto ciò che è contenuto nelle banche dati.
Rilevata l'anomalia, sono partite le indagini delle Fiamme Gialle di Seveso. Gli uomini del Tenente Carlo Lazzari hanno avuto modo di appurare che una ottantenne brasiliana, beneficiaria di un assegno sociale, da anni si era ormai trasferita all'estero, non avendo pertanto alcuni diritto di continuare a percepire l'assegno sociale. Tuttavia non mai stata data alcuna comunicazione del trasferimento, permettendo alla figlia, di continuare a incassare i soldi con regolarità, depositandoli sul conto corrente cointestato con la madre per non destare sospetti.
I finanzieri, però, in occasione di numerosi sopralluoghi non hanno mai trovato l'anziana. La figlia non è mai stata in grado di fornire indicazioni sulla sua reperibilità. A questo va aggiunto che la carta d'identità scaduta della pensionata non è mai stata rinnovata e che il suo medico, ormai deceduto nel 2006, non è mai stato sostituito da altri.
Per le due donne è scattata la denuncia per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Naturalmente l'erogazione dell'assegno sociale è stata bloccata, ma è stato chiesto anche il sequestro delle somme percepite indebitamente.
Proprio durante questa fase le Fiamme Gialle di Seveso hanno scoperto che i fondi erano stati spostati su un conto corrente diverso da quello cointestato con la madre e che, con un secondo passaggio, venivano poi depositati su un altro conto corrente intestato al compagno. Anche l'uomo, alla fine, è stato denunciato: risponderà di riciclaggio per aver ostacolato l’esecuzione del sequestro.
Gualfrido Galimberti
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