Lega - Pd: il timbro sul manifesto accende la polemica
SEVESO - La Lega Nord aveva parlato di manifesti abusivi e posizionati in modo non corretto dal Pd, il partito di maggioranza cittadino ha replicato in modo deciso. Si è accesa una polemica che va ben oltre il discorso dei manifesti e che tocca temi decisamente più importanti e di attualità.
Abusivo o regolarmente timbrato dall'ufficio Affissioni del Comune, poco importa: la questione del manifesto del Partito Democratico è stata sufficiente, ed è poi passata in secondo piano, per riaccendere il l'aspra polemica politica tra la lista di maggioranza e la Lega Nord.
Tutto è nato quando Luca Allievi, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, ha postato su Facebook la fotografia del manifesto preparato dal Pd per la campagna del tesseramento: facendo presente che per la mancanza del timbro e per la posizione sembrava essere proprio abusivo.
"Ora capiamo tante cose - la replica del Pd che diffonde a suo volta la foto di un manifesto - la Lega Nord è politicamente miope: in basso a sinistra sui nostri manifesti compare il timbro del Comune. Il Partito Democratico ha pagato per l'esposizione di 25 manifesti, timbrati dal Comune in data 20 ottobre, inoltre abbiamo comunicato alla Polizia municipale dove abbiamo esposto 20 manifesti. Abbiamo pagato per 25 manifesti ma ne abbiamo esposti solo 20 perché abbiamo pagato anche i 5 esposti nella nostra sede"
Naturalmente la questione non si è chiusa qui. Il Pd ha colto l'occasione evidenziare che la Lega Nord "ama le sterili polemiche, non verifica ciò che dice (sarebbe bastata una telefonata all'ufficio affissioni per sapere la verità)". E ancora: "Forse perché miope la Lega non ha riparato le buche nelle strade di Seveso, non ha mai affrontato il problema di una farmacia comunale in perdita". E il Pd conclude il suo intervento chiedendosi se Allievi si scuserà per l'errore.
Il capogruppo della Lega, però, è di tutt'altra idea: "Il cartello da me postato non era lo stesso che ha pubblicato il Pd. Quindi, a voler essere come loro, quindi "dietrologici", potrei anche pensare che il cartello del comunicato sia stato preparato ad arte per giustificare ex post l'operato. Stranamente il cartello da me segnalato, che era invece posizionato in via Adua, è stato rimosso dopo il mio post, ergo non era regolare, o per postazione o perché mancante del timbro comunale. Quello fotografato dal Pd, sistemato in via Carducci, che fa angolo con via Vignazzola, non rispetta quanto prescritto dal Codice della strada. I neo soviet sevesini, per riqualificazione del verde pubblico, intendono usare le piante per sostenere i loro cartelli?".
E incassate un po' di critiche, al di là della questione manifesto, Allievi ne rispedisce altrettante al mittente: "Per venire a temi più concreti e sensibili, vorrei ricordare a sindaco, giunta e a tutto il PD di Seveso (che ormai fanno finta di governare Seveso da più di due anni) che la litania in base alla quale "è tutta colpa di chi c'era prima" perde forza via via che passa il tempo, giorno dopo giorno. Emerge da ogni parte l'incapacità amministrativa di questa amministrazione, che qualsiasi tema ha toccato, lo ha rovinato".
"Giusto per ricordare: che fine ha fatto il Pgt - chiede Allievi - per cui sono stati spesi altri 100 mila euro, per cui Seveso ha subito l'onta del commissariamento, e che è stato raccontato privatamente nella grotta del partito comunista ma non in una sede pubblica? Quando saranno ultimate le ignote correzioni che ne precludono la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia e quindi la sua efficacia? A che punto siamo con la resistenza all'Avvocatura dello Stato per la questione dei pali dell'illuminazione pubblica, portata avanti dall'Autorità Garante della Concorrenza per manifesta violazione delle leggi sulla libera concorrenza? Il Pd di Seveso trova il tempo di replicare a questioni minori come i loro cartelli irregolari, ma tace sui temi importanti della città. Probabilmente perché non sa che pesci pigliare e che cosa dire alla gente. Con buona pace della trasparenza amministrativa così tanto voluta, propugnata e sbandierata dal Presidente del Consiglio PD, Giorgio Garofalo".
Viste queste premesse, c'è proprio da credere che con questi scambi di "complimenti" tra Lega Nord e Pd in città sarà un autunno piuttosto caldo.
Tutto è nato quando Luca Allievi, capogruppo del Carroccio in Consiglio comunale, ha postato su Facebook la fotografia del manifesto preparato dal Pd per la campagna del tesseramento: facendo presente che per la mancanza del timbro e per la posizione sembrava essere proprio abusivo.
"Ora capiamo tante cose - la replica del Pd che diffonde a suo volta la foto di un manifesto - la Lega Nord è politicamente miope: in basso a sinistra sui nostri manifesti compare il timbro del Comune. Il Partito Democratico ha pagato per l'esposizione di 25 manifesti, timbrati dal Comune in data 20 ottobre, inoltre abbiamo comunicato alla Polizia municipale dove abbiamo esposto 20 manifesti. Abbiamo pagato per 25 manifesti ma ne abbiamo esposti solo 20 perché abbiamo pagato anche i 5 esposti nella nostra sede"
Naturalmente la questione non si è chiusa qui. Il Pd ha colto l'occasione evidenziare che la Lega Nord "ama le sterili polemiche, non verifica ciò che dice (sarebbe bastata una telefonata all'ufficio affissioni per sapere la verità)". E ancora: "Forse perché miope la Lega non ha riparato le buche nelle strade di Seveso, non ha mai affrontato il problema di una farmacia comunale in perdita". E il Pd conclude il suo intervento chiedendosi se Allievi si scuserà per l'errore.
Il capogruppo della Lega, però, è di tutt'altra idea: "Il cartello da me postato non era lo stesso che ha pubblicato il Pd. Quindi, a voler essere come loro, quindi "dietrologici", potrei anche pensare che il cartello del comunicato sia stato preparato ad arte per giustificare ex post l'operato. Stranamente il cartello da me segnalato, che era invece posizionato in via Adua, è stato rimosso dopo il mio post, ergo non era regolare, o per postazione o perché mancante del timbro comunale. Quello fotografato dal Pd, sistemato in via Carducci, che fa angolo con via Vignazzola, non rispetta quanto prescritto dal Codice della strada. I neo soviet sevesini, per riqualificazione del verde pubblico, intendono usare le piante per sostenere i loro cartelli?".
E incassate un po' di critiche, al di là della questione manifesto, Allievi ne rispedisce altrettante al mittente: "Per venire a temi più concreti e sensibili, vorrei ricordare a sindaco, giunta e a tutto il PD di Seveso (che ormai fanno finta di governare Seveso da più di due anni) che la litania in base alla quale "è tutta colpa di chi c'era prima" perde forza via via che passa il tempo, giorno dopo giorno. Emerge da ogni parte l'incapacità amministrativa di questa amministrazione, che qualsiasi tema ha toccato, lo ha rovinato".
"Giusto per ricordare: che fine ha fatto il Pgt - chiede Allievi - per cui sono stati spesi altri 100 mila euro, per cui Seveso ha subito l'onta del commissariamento, e che è stato raccontato privatamente nella grotta del partito comunista ma non in una sede pubblica? Quando saranno ultimate le ignote correzioni che ne precludono la pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia e quindi la sua efficacia? A che punto siamo con la resistenza all'Avvocatura dello Stato per la questione dei pali dell'illuminazione pubblica, portata avanti dall'Autorità Garante della Concorrenza per manifesta violazione delle leggi sulla libera concorrenza? Il Pd di Seveso trova il tempo di replicare a questioni minori come i loro cartelli irregolari, ma tace sui temi importanti della città. Probabilmente perché non sa che pesci pigliare e che cosa dire alla gente. Con buona pace della trasparenza amministrativa così tanto voluta, propugnata e sbandierata dal Presidente del Consiglio PD, Giorgio Garofalo".
Viste queste premesse, c'è proprio da credere che con questi scambi di "complimenti" tra Lega Nord e Pd in città sarà un autunno piuttosto caldo.