Mai accaduto prima: nel campionato Csi una squadra di basket con disabilità intellettive

SEVESO - La Briantea84 continua a essere la società dei record che apre nuove frontiere. E' stata la prima a disputare una finale scudetto di basket in carrozzina sul parquet della pallacanestro più blasonata, ora partecipa al campionato per normodotati del Csi con una squadra di atleti con disabilità intellettive.

C’è aria di novità in casa UnipolSai, un altro passo che crea indubbiamente un precedente storico. Domani, venerdì 1, al Palasport di Seveso (palla a due alle 21) il team di coach Stefano Colombo farà il suo debutto nel Campionato primaverile del Csi di Milano (Centro sportivo italiano), categoria Open maschile, competizione regolamentare per atleti normodotati. La prima esperienza nel segno della più vera integrazione per il settore Basket Dir (Disabilità intellettivo relazionale) di Briantea84 e una primissima volta anche per la pallacanestro del CSI, che apre le porte a una squadra mista, portando sullo stesso parquet atleti con e senza disabilità in gare sorrette da un regolamento non adattato. 

In campo scenderà una selezione mista di atleti (5) e staff (5), comune denominatore la sola capacità tecnica. Il torneo, organizzato in sette gare di sola andata, vede i canturini inseriti nel girone D. Sull’onda dell’esperienza già promossa dalla Rolafer calcio e sposata dalla Fondazione Milan con la partecipazione di una squadra Top Level al Campionato Csi Open a 11 di Como, Briantea84 muove un altro importante passo nella promozione di uno sport che abbia come parametro non la disabilità ma le capacità individuali.

“Una scelta che nasce dalla volontà di crescere tecnicamente - ha commentato la responsabile di settore e vicepresidente del Club, Elena Colombo -, e di confrontarci a livelli più alti. Non abbiamo mai condiviso le proposte di basket integrato che, per regolamento, tendono a vincolare il gioco dei partner normodotati per agevolare chi ha una disabilità. La partecipazione al Campionato Open permetterà di sperimentare un’integrazione alla pari: i ragazzi selezionati sono quelli che, ad oggi, sono in grado di rispettare le regole Fip e che, quindi, hanno tutte abilità per stare in campo e giocare alla pari. Non abbiamo ambizioni di risultato ma viviamo questa esperienza in un’ottica di crescita: l’obiettivo è quello di inserire progressivamente nel gruppo un numero sempre maggiore di atleti con disabilità". 

“Ovviamente - ha aggiunto Colombo -, la presenza in campo sarà bilanciata, con 2/3 atleti con disabilità sempre presenti contemporaneamente: il ruolo dei giocatori di staff sarà di completamento della squadra e non la componente principale. Una nuova sfida: siamo pronti a metterci in gioco”.